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Abbracciate per sempre, Susanna e la figlia Mia trovate morte su un isolotto, la dinamica della tragedia

Susanna Recchia, 45 anni, è stata trovata senza vita insieme alla figlioletta Mia. I corpi sono stati ritrovati abbracciati su un isolotto del fiume Piave dopo giorni di ricerche, confermando i timori di un possibile omicidio-suicidio.

La scomparsa e il ritrovamento

Susanna Recchia e la figlia Mia erano scomparse da Miane venerdì scorso. Il compagno della donna, in fase di separazione, aveva scoperto l’assenza di Susanna e della bambina dall’appartamento, trovando una lettera d’addio di cinque pagine. L’uomo ha immediatamente allertato la polizia, dando il via alle ricerche. L’auto di Recchia è stata rinvenuta nei pressi del ponte di Vidor, ma di lei e della bambina non c’era traccia. Solo ore dopo, i corpi sono stati scoperti su un isolotto nel fiume Piave, stretti in un ultimo abbraccio.

Le dinamiche della tragedia

Secondo gli inquirenti, Recchia avrebbe raggiunto il greto del fiume con in braccio la figlia e si sarebbe lasciata scivolare nelle acque. La corrente del fiume, ingrossato dalle recenti piogge, ha trascinato i corpi un chilometro più a valle, fino a un isolotto di ghiaia.

L’ipotermia potrebbe aver contribuito al decesso di madre e figlia. I cani molecolari hanno guidato i soccorritori verso il luogo del ritrovamento. La zona è tristemente nota per un’altra tragedia avvenuta nel febbraio 2021, quando una donna si è tolta la vita lanciandosi da un ponte con il figlio, miracolosamente sopravvissuto.

Le indagini e il passato di Susanna Recchia

La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio-suicidio. Il procuratore Marco Martani ha definito la vicenda come “senza ombre e dal chiaro sviluppo,” in attesa dei risultati del primo esame necroscopico per valutare se sia necessaria l’autopsia.

Recchia, igienista dentale di professione, aveva vissuto momenti difficili in passato, tra cui un incidente stradale in cui perse la vita la sua migliore amica, nonostante lei non fosse responsabile.

Successivamente, aveva affrontato un matrimonio fallito dal quale erano nati tre figli. La nuova relazione e la nascita di Mia sembravano l’inizio di una nuova vita, ma la situazione sentimentale in crisi e i problemi di salute della piccola hanno portato Susanna a compiere l’estremo gesto.

Attilio Ceschin, dentista e amico di Recchia, ha ricordato la donna su Facebook, descrivendo il suo gesto come “un ultimo gesto d’amore,” e sottolineando la sua dedizione verso il lavoro e i figli. La decisione di lasciare in buone mani i tre figli più grandi e abbracciare Mia nell’ultimo atto d’amore l’ha portata a compiere questa tragica scelta.