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Neonati morti a Parma, saranno registrati all’anagrafe e avranno un nome, “la 21enne gli ha sepolti vivi”

Il bimbo ritrovato morto il 9 agosto a Traversetolo sarà registrato e avrà un nome, come disposto dalla Procura di Parma.

La tragedia di Traversetolo: un neonato sepolto dalla madre

Il bimbo ritrovato senza vita lo scorso 9 agosto nel giardino di una villetta a Vignale di Traversetolo avrà un nome e sarà regolarmente registrato all’anagrafe. La madre, una giovane di 21 anni, lo avrebbe seppellito dopo aver partorito in segreto. La Procura di Parma ha anticipato che sarà richiesto al Tribunale civile di completare la dichiarazione di nascita e decesso, passaggi necessari prima di procedere con la sepoltura del piccolo e l’eventuale funerale. La madre, Chiara, è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere, in relazione anche alla scoperta di un secondo neonato sepolto nella stessa abitazione.

Le indagini sulla morte dei due neonati

L’autopsia condotta sul corpo del secondo bambino, nato circa un anno dopo il primo, ha stabilito che era nato vivo e che ha respirato prima di morire per dissanguamento a causa del taglio del cordone ombelicale. La registrazione del piccolo, nato il 7 agosto, dovrà avvenire nel comune di Traversetolo, come confermato dal Procuratore Alfonso D’Avino. Il Sindaco ha spiegato che il Comune attende indicazioni dalla Procura, poiché, in casi ordinari, sono i genitori a registrare le nascite. Tuttavia, vista la situazione, sarà probabilmente la Procura a fare richiesta formale per la registrazione.

Il futuro dei due fratellini

Non è ancora chiaro chi sceglierà il nome del piccolo, dato che la madre è agli arresti domiciliari e i rapporti tra le famiglie dei genitori sono interrotti dopo la scoperta. In caso di mancato accordo, sarà la stessa Procura di Parma a intervenire. Più complessa è la situazione del primo neonato, nato il 12 maggio dell’anno scorso: non è stata ancora determinata l’esatta causa della morte, e ciò potrebbe aggravare la posizione legale della giovane madre, che attualmente sostiene che entrambi i neonati siano nati morti.