Bari & Puglia cronaca

Sparatoria Molfetta: la Dda non ha dubbi “E’ un omicidio mafioso”, altre tre persone indagate per favoreggiamento

Una faida tra giovani di famiglie mafiose a Molfetta porta alla morte accidentale della 19enne Antonella Lopez in una discoteca locale.

Il tragico errore e la morte di Antonella Lopez

La sparatoria avvenuta sabato notte alla discoteca Bahia di Molfetta ha portato alla morte della giovane Antonella Lopez, 19enne barese. L’obiettivo reale dell’agguato, secondo le prime ricostruzioni, era Eugenio Palermiti, 21 anni, nipote di un noto boss mafioso di Japigia, che è rimasto ferito insieme a tre amici. Nessuno di loro è in pericolo di vita. A premere il grilletto, sparando sette colpi, è stato Michele Lavopa, anch’egli 21enne, che si è consegnato alle autorità domenica, dopo essere stato convinto dalla madre. Ha ammesso la sua responsabilità, spiegando di aver reagito per timore che Palermiti lo aggredisse a sua volta.

Le dinamiche della sparatoria e le indagini in corso

Le riprese del sistema di videosorveglianza all’interno del locale non hanno immortalato direttamente l’aggressione, ma hanno documentato l’ingresso dei due gruppi che si sarebbero poi scontrati. Michele Lavopa, originario del quartiere San Paolo di Bari, ha raccontato di aver agito per difesa, pensando che Palermiti possedesse un’arma, e di aver sparato per primo. Le accuse a suo carico includono omicidio volontario, quadruplice tentato omicidio e possesso di armi da fuoco, con l’aggravante del metodo mafioso.

Conseguenze dell’agguato e arresto dell’assassino

Le indagini si concentrano ora sugli altri coinvolti, mentre Lavopa è stato posto in arresto e si trova in carcere con accuse gravi. La morte di Antonella Lopez, vittima innocente, ha sconvolto la comunità barese. Restano ancora da chiarire molti aspetti della vicenda, anche se l’autore della sparatoria ha già confessato.