Il gip di Bari ha convalidato il fermo di Michele Lavopa, accusato dell’omicidio di Antonia Lopez e del tentato omicidio di quattro giovani, tra cui Eugenio Palermiti.
Il gip Francesco Vittorio Rinaldi ha convalidato il fermo di Michele Lavopa, 21 anni, durante un’udienza svoltasi questa mattina nel carcere di Bari.
L’accusa è di omicidio della 19enne Antonia Lopez e del tentato omicidio di quattro ragazzi, tra cui Eugenio Palermiti, nipote omonimo del presunto capo clan del quartiere Japigia.
Il giudice ha inoltre riconosciuto l’aggravante mafiosa, come richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia.
Gli eventi risalgono alla notte tra sabato e domenica scorsa, all’interno della discoteca “Bahia” di Molfetta: Lavopa avrebbe sparato sei colpi con una pistola calibro 7.65, colpendo mortalmente Lopez e ferendo lievemente altri quattro giovani.
Assistito dall’avvocato Nicola Martino, Lavopa ha confermato la versione fornita durante la confessione resa agli inquirenti: il suo vero obiettivo sarebbe stato Eugenio Palermiti, con cui avrebbe avuto in passato dei dissapori personali.
Antonia Lopez, che si trovava nel locale insieme a Palermiti, sarebbe stata colpita per errore. La pista dell’agguato a sfondo mafioso sembra quindi trovare conferma anche nelle dichiarazioni dell’indagato.
L’autopsia sul corpo di Antonia Lopez è stata eseguita dalla dottoressa Sara Sablone dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. L’esame ha confermato che la ragazza è stata colpita da un unico proiettile al torace, ferita che si è rivelata fatale e ha causato la morte in pochi minuti per emorragia interna. I funerali della giovane vittima si svolgeranno oggi in forma privata.