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Condannata a quattro anni Irene Pivetti per evasione fiscale, “riciclava soldi fingendo di vendere Ferrari”

L’ex presidente della Camera, Irene Pivetti, è stata condannata a quattro anni di carcere per evasione fiscale e autoriciclaggio. La sentenza è stata emessa dalla quarta sezione penale del Tribunale di Milano.

Pivetti condannata per operazioni illecite con Ferrari Granturismo

La condanna di Irene Pivetti riguarda operazioni commerciali del 2016 per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Secondo l’accusa, l’ex presidente della Camera avrebbe simulato la vendita di tre Ferrari Granturismo al fine di riciclare proventi illeciti derivanti da evasione fiscale. Tali operazioni sono state considerate fittizie e volte a ripulire il denaro ottenuto illegalmente. La confisca nei confronti della Pivetti ammonta a 3,4 milioni di euro, oltre a diverse pene accessorie.

Condanna anche per Leonardo Isolani: operazioni con società cinese

Condannato a due anni di carcere anche il pilota di rally ed ex campione di Gran Turismo Leonardo “Leo” Isolani. Secondo la sentenza, insieme a Pivetti, ha compiuto operazioni commerciali simulando la vendita di beni attraverso la società Only Italia, legata all’ex presidente della Camera. L’unica reale cessione avrebbe riguardato il logo della Scuderia Isolani, venduto a un gruppo cinese con sede a Hong Kong, Dahone, per 10 milioni di euro. Tuttavia, le tre Ferrari non sarebbero mai state realmente vendute.

Nuove accuse per la Pivetti: mascherine non conformi in arrivo dalla Cina

Oltre alla condanna di Milano, l’ex presidente della Camera dovrà affrontare un secondo processo presso il Tribunale di Busto Arsizio (Varese). Pivetti è infatti imputata per la vendita di circa 15 milioni di mascherine ritenute “non conformi”, importate dalla Cina tramite la società Only Italia e poi rivendute alla Protezione Civile per 35 milioni di euro. La prima udienza è fissata per il 21 novembre.