Neonati sepolti a Traversetolo, l’avvocato di Chiara “Qualche pezzo manca”
Durante l’interrogatorio di garanzia, Chiara, la 21enne di Traversetolo agli arresti domiciliari dal 20 settembre con l’accusa di omicidio premeditato e soppressione di cadavere, ha scelto di non rispondere al Gip del Tribunale di Parma, Luca Agostini.
La giovane è accusata dopo il ritrovamento di due neonati, risultati essere suoi figli, sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo.
La decisione di non rispondere: una scelta tecnica
L’avvocato difensore di Chiara, Nicola Tria, ha chiarito che la scelta della sua assistita di avvalersi della facoltà di non rispondere è di natura tecnica. “Chiara si è avvalsa della facoltà di non rispondere, una scelta tecnica”, ha affermato Tria. “Questo non significa che in futuro non possa rendere dichiarazioni o sottoporsi a un nuovo interrogatorio, come ha già fatto in due occasioni precedenti”.
Tria ha inoltre sottolineato che la giovane ha comunque contribuito alla ricostruzione dei fatti. Riguardo alla vicenda, l’avvocato ha espresso che “qualche pezzo manca” e ha richiesto il rispetto della riservatezza per la famiglia, che sta attraversando una sofferenza profonda.
Procura ferma sulla gestione del caso
La decisione di Chiara di non rispondere è stata commentata anche dal procuratore di Parma, Alfonso D’Avino, che in una nota ha ribadito l’assenza di “atteggiamenti di indulgenza” nei confronti della giovane. La Procura ha richiesto due volte la misura cautelare più grave, dimostrando massimo rigore nell’applicazione della legge. D’Avino ha aggiunto che la Procura si ritiene soddisfatta di aver garantito “serenità e tranquillità” alla giovane nel corso dell’ultimo mese.