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Durante la festa patronale il 27enne Alessandro Cambuca viene accoltellato ma prima di morire urla il nome dell’assassino, arrestato un 24enne

Alessandro Cambuca è stato accoltellato a morte ad Assemini, in provincia di Cagliari. Il presunto assassino è stato arrestato poco dopo l’omicidio.

L’aggressione e l’arresto dell’assassino

Nella notte di domenica, una tragedia si è consumata ad Assemini, nella provincia cagliaritana. Alessandro Cambuca, 27 anni, originario di Villaspeciosa e padre di due figlie, è stato accoltellato al petto e al collo in un’abitazione alla periferia della cittadina. Prima di accasciarsi a terra privo di forze, la vittima è riuscita a chiedere aiuto e a fare il nome del suo aggressore. Questa prontezza ha permesso ai carabinieri di arrestare immediatamente il presunto colpevole, un giovane di 24 anni, accusato di omicidio. La casa in cui è avvenuto il delitto è stata posta sotto sequestro per permettere agli inquirenti di effettuare i rilievi necessari.

Dalla festa alla tragedia

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sera prima del delitto Alessandro Cambuca aveva partecipato con amici alla festa di Santa Greca a Decimomannu. Successivamente, si era fermato a dormire con alcuni conoscenti nell’abitazione ad Assemini. Durante la notte è scoppiata una lite che ha portato all’aggressione letale. Ferito gravemente, il giovane ha cercato aiuto gridando il nome del suo aggressore, consentendo così alle persone presenti di chiamare immediatamente i soccorsi. Trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu di Cagliari, il 27enne è purtroppo morto poco dopo il ricovero.

Movente ancora da chiarire

Dopo l’aggressione, il 24enne si è dato alla fuga, ma è stato rintracciato dai carabinieri nella tarda mattinata e posto in stato di fermo. Già noto alle forze dell’ordine, l’arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere durante il primo interrogatorio, lasciando ancora in sospeso il movente dell’omicidio. Gli inquirenti ipotizzano che il gesto sia nato da una lite scoppiata per motivi futili, ma le cause esatte dell’aggressione restano ancora da accertare.

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Lorenzo Costantino