Bari & Puglia cronaca

Puglia, 15enni posizionavano nastro adesivo agli incroci e assistevano agli incidenti provocati, baby gang fermata

Una baby gang è stata smantellata nel Salento, dove minorenni posizionavano nastro adesivo agli incroci per creare incidenti stradali.

Un fenomeno preoccupante in crescita

Negli ultimi mesi, si è registrato un aumento allarmante di atti di vandalismo tra i giovani in Puglia. La recente scoperta di un gruppo di ragazzi, noto come baby gang, ha messo in luce una forma di “divertimento” che si traduce in reati. Secondo le indagini, i membri della gang, alcuni dei quali hanno solo 14 anni, utilizzavano nastro adesivo per bloccare strade e creare situazioni di pericolo per i conducenti di auto e moto in transito. Gli atti di vandalismo sono stati condotti in particolare lungo la provinciale 360, un’arteria stradale molto trafficata che collega Taurisano a Casarano.

L’azione della gang si concentrava soprattutto nelle ore notturne, approfittando dell’oscurità per annodare il nastro a un’altezza di circa un metro e quindici centimetri ai pali dei semafori. Il primo episodio accertato risale al 28 maggio 2024, ma le autorità temono che simili atti possano essere stati compiuti in precedenza senza essere denunciati. Secondo la Procura dei minori di Lecce, le indagini sono ancora in corso per comprendere l’eventuale diffusione di queste sfide tra i giovani, alimentate anche da social network.

Intervento delle forze dell’ordine

La situazione è emersa quando un veicolo delle forze dell’ordine ha notato la presenza del nastro adesivo lungo la provinciale. Dopo un intervento tempestivo, i ragazzi sono stati identificati nelle vicinanze mentre si preparavano a osservare gli incidenti provocati. Al termine delle indagini, tutti i membri della gang sono stati denunciati e si trovano ora a fronteggiare un avviso di chiusura inchiesta, il primo passo verso un possibile rinvio a giudizio. Considerata la giovane età degli accusati, gli avvocati difensori potrebbero richiedere la messa alla prova durante l’udienza preliminare, un’opzione prevista per i minori coinvolti in attività illecite.