Non c’è il bisturi, chirurgo opera con un coltellino svizzero per un’emergenza: bufera su un ospedale svizzero
Un chirurgo del Royal Sussex Hospital ha operato un paziente con un coltellino svizzero usato per tagliare frutta, scatenando polemiche sulla struttura sanitaria di Brighton e indagini per negligenza.
Operazione d’emergenza e uso di strumento improvvisato
Durante un intervento al Royal Sussex Hospital di Brighton, un chirurgo si è trovato senza un bisturi sterile e, in un contesto di emergenza, ha usato un coltellino svizzero come strumento alternativo.
Il paziente, fortunatamente, è sopravvissuto all’operazione, che è stata eseguita fuori dalla sala operatoria in una situazione critica.
La professoressa Catherine Urch, responsabile medico dell’University Hospitals Sussex NHS Foundation Trust, ha confermato che il chirurgo ha agito fuori dalle procedure standard per salvare la vita del paziente, precisando che tale azione è stata concordata come anomala da tutti i soggetti coinvolti.
Indagini sulla struttura ospedaliera
La reputazione dell’ospedale è stata messa in discussione anche per altri episodi. Secondo la BBC, lo stesso chirurgo ha eseguito in passato altre tre operazioni, tutte con esito mortale per i pazienti. Tuttavia, la Care Quality Commission non ha riscontrato violazioni nelle normative.
L’University Hospitals Sussex ha ammesso la necessità di migliorare le comunicazioni con i pazienti e la formazione per le cure di fine vita. La polizia, tramite l’Operazione Bramber, sta indagando almeno 105 casi di presunta negligenza medica e valutando accuse di omicidio colposo.
Morti neonatali e accuse di negligenza
Tra il 2021 e il 2023, nove neonati sono morti e quattro madri hanno rischiato la vita nell’ospedale, portando a gravi accuse di negligenza. Le famiglie coinvolte hanno espresso profonda rabbia, sostenendo che, se non si interverrà, altre vite di bambini saranno messe a rischio.
Nisha Sharma, avvocato dello studio Slater and Gordon, ha definito “spaventoso” l’uso del coltellino svizzero durante un intervento, sottolineando lo shock della comunità per le pratiche adottate dall’ospedale.