Bari & Puglia cronaca

Bari la paura dei gestori dei locali della movida, “Qui i ragazzi girano armati, abbiamo paura”

La situazione nei quartieri della movida di Bari, come l’Umbertino e Madonnella, è ormai da mesi allarmante, con giovani che si presentano armati nei locali e gestori che preferiscono tacere per paura di ritorsioni.

La sparatoria nella discoteca Bahia di Molfetta, in cui il 21enne Michele Lavopa ha ucciso per errore la 19enne Antonella Lopez, ha riportato all’attenzione pubblica la realtà pericolosa di alcuni frequentatori della movida barese.

La paura tra i locali della movida

I gestori dei locali denunciano un clima di tensione crescente, con molti giovani legati ai clan che girano armati e intimidiscono non solo i rivali, ma anche i titolari di pub, bar e ristoranti. “Tengo alla mia vita,” afferma un proprietario di un locale che preferisce mantenere l’anonimato, giustificando così la scelta di non denunciare. Alcuni proprietari cercano di scoraggiare la presenza di queste persone con metodi sottili, come racconta Andrea Russo, gestore del bar Kgb, mentre altri preferiscono abbassare la testa di fronte a minacce esplicite.

Intimidazioni e spaccio tra i locali

La preoccupazione è che la situazione possa peggiorare, come spiega un proprietario: “Il mio timore è che prima o poi scapperà un altro morto.” Le pistole sono state più volte mostrate per intimidire, spesso accompagnate dalla richiesta di tollerare lo spaccio di droga nei pressi dei locali. Christian Calabrese, gestore di Torre Quetta fino a pochi giorni fa, racconta di come l’anno scorso ci furono diversi problemi con giovani armati: un addetto alla sicurezza si trovò con una pistola appoggiata sulla spalla. Per evitare questi episodi, l’offerta degli eventi è stata adattata a un pubblico più familiare.

La sicurezza nel mirino

Il fenomeno non è passato inosservato: la questione è all’attenzione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Tuttavia, c’è scetticismo tra i commercianti sulla gestione dell’ordine pubblico: Carlo Riso, del ristorante “Al Coltello”, sostiene che il passaggio delle forze dell’ordine alle 23 sia insufficiente e che sia necessario intensificare i controlli nelle ore successive, quando la tensione cresce.

La movida barese, tra traffico di droga e giovani armati, continua a rappresentare una preoccupazione costante per chi vive e lavora tra i quartieri Umbertino, Madonnella e Bari Vecchia.