A un anno dalla strage di Mestre, il 25enne croato Marko Bakovic è tornato sul luogo dell’incidente in cui ha perso la moglie Antonela e altre 21 persone. Un viaggio che segna il primo anniversario di un evento drammatico.
Marko aveva promesso che sarebbe tornato ogni 3 ottobre sul luogo della tragedia, e così ha fatto. Quel viaggio in Italia, che doveva essere la loro luna di miele, si è trasformato in un incubo il giorno in cui l’autobus su cui viaggiavano è precipitato dal cavalcavia Vempa di Mestre. Antonela, incinta di due mesi, ha perso la vita tra le lamiere del bus.
Le nozze dei due giovani erano state celebrate appena un mese prima, l’11 settembre.
Ricoverato in terapia intensiva e poi tornato in patria, Marko ha intrapreso un lungo percorso di riabilitazione fisica, mentre il dolore psicologico resta ancora vivo.
“Ci vorrà moltissimo tempo – aveva detto un anno fa il padre, Ante – quelle ferite rimarranno per sempre”. Ricordando l’incidente, Marko ha raccontato quei drammatici momenti: il bus ha impattato contro il guard rail e, mentre scivolava sulla fiancata, lui ha cercato di proteggere Antonela. Una volta ripresi i sensi dopo l’incidente, si è lanciato fuori dal bus per aiutare i soccorritori.