L’Università di Bari ha aperto un concorso per l’assunzione di un funzionario a tempo indeterminato nel settore della comunicazione, riservato agli ex appartenenti delle forze armate, con alcune perplessità sulle modalità di selezione.
Il 24 settembre, l’Ateneo barese ha lanciato un bando di concorso per un esperto in comunicazione. Una particolarità del bando è la riserva del posto per ex appartenenti alle forze armate, anche se il servizio militare è stato svolto anni fa. La scelta è inusuale e ha suscitato reazioni, in quanto il ruolo in questione non è strettamente legato a competenze militari.
La decisione ha generato sospetti su possibili favoritismi. Alcuni osservatori hanno sottolineato che il bando offre alla commissione di selezione un’ampia discrezionalità nella valutazione, sollevando dubbi sulla trasparenza della procedura. Inoltre, la riserva potrebbe sembrare un criterio su misura per specifici candidati, mettendo in discussione la legittimità del processo selettivo.
In genere, il meccanismo delle riserve nei concorsi pubblici prevede che i posti riservati non possano superare la metà di quelli messi a concorso. Le amministrazioni più trasparenti applicano questa riserva quando sono previsti almeno due posti, per garantire una selezione più equa. Tuttavia, nel caso dell’Università di Bari, la scelta è stata fatta per un solo posto disponibile, una decisione che ha alimentato ulteriori perplessità.