19enne morto dopo essersi recato per quattro volte al Pronto soccorso per forti dolori addominali
Un giovane di 19 anni, C.C.M., muore nel pronto soccorso di Cassino dopo quattro accessi per forti dolori addominali. La famiglia denuncia la struttura sanitaria e chiede chiarezza sulla causa del decesso.
La denuncia della famiglia per mancata diagnosi
La tragedia si è consumata lo scorso 3 agosto all’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove C.C.M. è deceduto a soli 19 anni dopo essere stato più volte dimesso. La famiglia del ragazzo, originaria di Sant’Elia Fiumerapido, con il supporto legale dell’avvocato Raffaele Iannotta, ha presentato denuncia alla procura, chiedendo di accertare eventuali responsabilità da parte dei professionisti coinvolti nei vari accessi ospedalieri.
La vicenda: quattro accessi in ospedale e la morte improvvisa
Il primo accesso risale al 23 luglio, quando il ragazzo, colpito da forti dolori al fianco sinistro, viene portato al pronto soccorso di Santa Scolastica. Gli esami di routine, tra cui il sangue, non rilevano nulla di anomalo e il giovane viene dimesso.
Il dolore però persiste, costringendo il 19enne a tornare in ospedale il 28 luglio. Ancora una volta, gli esami non evidenziano cause specifiche e la diagnosi è “dolore addominale aspecifico”.
Dopo una successiva consulenza gastroenterologica che conferma il quadro doloroso, il ragazzo torna nuovamente in pronto soccorso il 2 agosto, stavolta con febbre alta. Il giorno seguente, il giovane muore in corsia.
La richiesta di riesumazione e l’indagine in corso
A seguito del decesso, i genitori hanno depositato un esposto in procura sostenendo che non siano stati eseguiti accertamenti sufficienti per stabilire la connessione tra i sintomi e possibili cause del decesso.
La denuncia mette in luce la mancanza di un ricovero ospedaliero che avrebbe consentito un monitoraggio approfondito. La famiglia ha inoltre chiesto la riesumazione della salma per un’autopsia più accurata. Le indagini della procura mirano ora a chiarire i contorni della vicenda e accertare eventuali responsabilità mediche.