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Bambina mangia un panino e si sente male tanto da non riconoscere più i genitori, rischia la vita

Una bambina di Newcastle ha subito un’operazione d’urgenza al cervello dopo aver ingerito una setola di spazzola da barbecue. Ora è in ripresa.

Panino fatale a una bambina: ingerita una setola di spazzola

Una semplice merenda si è trasformata in un incubo per una bambina di sette anni di Newcastle, in Nuovo Galles del Sud.

Durante un pasto consumato a luglio, la piccola ha inconsapevolmente ingerito una setola di spazzola da barbecue presente all’interno del panino con uova e pancetta.

Inizialmente, la famiglia ha pensato che la bambina avesse semplicemente avuto un piccolo malore, ma la situazione è precipitata nei giorni successivi, con la bambina che ha iniziato a manifestare sintomi gravi come mal di gola persistente, febbre alta e difficoltà a riconoscere i propri genitori.

Gli esami clinici hanno rivelato la presenza di ascessi cerebrali, causati dalla perforazione dell’esofago e dell’arteria carotide da parte della setola.

Intervento d’urgenza e le dichiarazioni della madre

La bambina è stata trasferita rapidamente in un ospedale pediatrico di Sydney, dove è stata sottoposta a un intervento salvavita.

La madre, parlando all’emittente ABC, ha espresso sollievo per il recupero della figlia: “Ha avuto una guarigione fenomenale, considerando come sarebbe potuta finire, ora sta davvero bene”. La vicenda ha scosso la comunità locale, lasciando molti genitori preoccupati per l’uso di spazzole metalliche durante la pulizia delle griglie da barbecue.

Spazzole da barbecue: un pericolo sottovalutato

Secondo studi recenti, incidenti simili non sono rari. Negli Stati Uniti, si sono registrati oltre 1.700 casi in dieci anni legati all’ingestione accidentale di setole metalliche da barbecue, con diverse persone che hanno richiesto interventi chirurgici d’urgenza.

La madre della piccola ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo pericolo nascosto, raccomandando attenzione nell’uso di questi strumenti. Anche se la bambina è ora a casa, sta continuando le cure e la sua famiglia spera che la sua storia possa evitare simili tragedie in futuro.