Marco Columbro non ci sta, “Mi chiamano solo per i reality show ma io merito di più”
Marco Columbro ha raccontato la sua carriera e la sua vita personale, svelando nuove sfaccettature della sua esistenza lontano dai riflettori televisivi, dove ormai raramente si sente coinvolto.
Le parole di Marco Columbro sui reality show
In una recente intervista rilasciata al quotidiano Libero, condotta da Daniele Priori, Marco Columbro ha spiegato perché ha sempre rifiutato le offerte dei reality show, tra cui il Grande Fratello: “Quasi ogni anno mi fanno una proposta dal Gf ma non accetto perché, dopo 50 anni di professione che festeggio quest’anno, non mi porterebbe niente e non mi servirebbe nemmeno a niente, perché non ho bisogno di popolarità. Per cui: dal punto di vista professionale zero, da quello umano zero….Me ne sto a casa mia.”
Marco Columbro e la gestione di un hotel in Toscana
Lontano dalla televisione, Columbro ha trovato una nuova passione nella gestione di un hotel situato nella Val d’Orcia, in Toscana. Racconta: “Un posto meraviglioso, circondato da una natura ancora integra tra boschi e oliveti. È capitata l’occasione di ristrutturare un antico monastero. Avevo molte stanze destinate ad un albergo frequentato da turisti di tutto il mondo.”
Progetti futuri e desideri televisivi
Nonostante l’allontanamento dai classici format televisivi, Columbro non esclude un ritorno in tv con un progetto specifico: “Vorrei fare un programma tipo Mistero di approfondimento sull’ufologia, la ricerca spirituale, la medicina non tradizionale. In tv non ne parla nessuno. A me piacerebbe.”
Il ricordo di Silvio Berlusconi
Marco Columbro ha inoltre ricordato con affetto il suo rapporto con Silvio Berlusconi, suo scopritore televisivo: “Ci sentivamo. In particolare ricordo dopo che negli anni 90 ebbi modo di incontrare il Dalai Lama in India. Un anno dopo, quando Silvio era presidente del Consiglio, mi chiamarono dal Centro tibetano in Svizzera, dicendomi che Sua Santità avrebbe voluto incontrare il presidente Berlusconi. C’erano problemi perché il Dalai Lama era considerato un terrorista dai cinesi… Però lui mi disse subito che avrebbe avuto piacere ad incontrarlo e lo fece.”