Durante il primo dei tre concerti al Forum di Assago, il rapper Ghali ha esposto la bandiera della Palestina sul palco, in un gesto di solidarietà che ha acceso il dibattito pubblico.
Ieri sera, a sei anni dal suo debutto al Forum di Assago, Ghali ha concluso il suo show con un gesto forte: ha appeso la bandiera palestinese sull’asta del microfono mentre cantava il brano Casa mia, presentato a Sanremo 2024. Con questo gesto simbolico, l’artista ha ribadito la sua posizione a favore di uno stop al genocidio, rinnovando l’appello alla pace in Medio Oriente.
Poco prima dell’esibizione, Ghali ha incontrato i giornalisti per chiarire il proprio pensiero, definendo il conflitto in Palestina non una guerra, ma un “genocidio”. Parole che hanno suscitato reazioni accese tra gli esponenti della politica.
Il vice-segretario della Lega, Andrea Crippa, ha risposto al gesto e alle parole di Ghali tramite un’intervista, criticando il messaggio dell’artista. «Non ne sentivamo il bisogno dell’appello all’immigrazione clandestina e illegale del rapper Ghali», ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un’immigrazione regolare e controllata. «In Italia si entra con permesso di soggiorno e rispettando le regole», ha aggiunto, esortando il rapper a promuovere un messaggio di legalità.