Le dichiarazioni di Miguel Bosè sulle alluvioni che hanno colpito la Spagna orientale, con oltre 150 vittime e gravi danni in aree come Valencia, Cuenca e Albacete, hanno suscitato ampie critiche. In un post su Instagram, Bosè ha espresso dolore per la tragedia, ma ha anche attribuito la causa delle inondazioni a interventi umani volontari, negando il ruolo del cambiamento climatico.
Il cantante ha dichiarato di sentirsi “devastato” e “furioso” per la situazione in Spagna orientale. “Le vite perse sono il risultato di pratiche criminali da parte dei governi,” ha scritto Bosè, facendo riferimento a presunte manipolazioni del clima tramite tecnologie come HAARP e scie chimiche, accusando alcuni governi di distruggere bacini e dighe, e di alterare deliberatamente le stagioni e il corso della natura.
Nel suo messaggio, Bosè ha inoltre respinto l’idea del cambiamento climatico, definendola una “finzione criminale” creata per arricchire un’élite attraverso operazioni come l’agenda 2030. Il cantante ha paragonato l’attenzione al cambiamento climatico a quella durante la pandemia per vaccini e mascherine, affermando che queste pratiche “danneggiano cittadini in buona fede”.
Le affermazioni negazioniste di Bosè non sono una novità: in passato, aveva già condiviso teorie simili sui social, il che gli è costato una sospensione da Twitter. Le sue attuali dichiarazioni sulle alluvioni in Spagna hanno però intensificato le polemiche, con numerosi utenti che si sono detti indignati per la sua posizione su un tema così delicato.