I genitori del 17enne accusato dell’omicidio di Santo Romano, 19 anni, avvenuto a San Sebastiano al Vesuvio, si sono rivolti direttamente alla famiglia della vittima, chiedendo scusa e raccontando il loro tormento.
Intervistata dal Tg1, la madre del giovane ha espresso il suo profondo rammarico: «A tutte le persone che amavano Santo, chiediamo scusa e perdono per ciò che ha fatto nostro figlio». In una lettera indirizzata alla famiglia di Santo, la donna ha descritto il dolore per l’azione del figlio e per la sofferenza causata: «Vi chiediamo scusa per il dolore terribile che vi è stato inflitto. Anche la nostra famiglia è distrutta.»
Anche il padre del 17enne ha condiviso il proprio dolore: «Nostro figlio ha distrutto la vostra famiglia, e anche la nostra. Abbiamo chiuso anche noi la nostra vita.» Ha inoltre rivelato che il figlio era stato seguito fin da piccolo da un neuropsichiatra e che la convivenza era difficile: «Ha fatto cose brutte anche verso la mamma, puntandole un coltello.»
Secondo l’avvocato Luca Raviele, difensore del minore, l’omicidio sarebbe avvenuto in seguito a una lite. Il legale ha riferito che la vittima avrebbe lanciato una pietra contro l’auto del 17enne e che quest’ultimo avrebbe sparato “con gli occhi chiusi” per allontanare il gruppo. «Non sapeva di avere ucciso il ragazzo, e quando l’ha scoperto ha vomitato,» ha spiegato il legale.