Demo Morselli: da icona televisiva a pensionato forzato, il musicista “Nessuno mi ha più chiamato in tv”
Il celebre trombettista e volto noto della tv, Demo Morselli, si racconta tra il successo passato e la scelta di ritirarsi a vita privata.
Il peso della popolarità
“Il successo è un’arma a doppio taglio”, spiega Demo Morselli in un’intervista, riflettendo sulla difficoltà di conciliare la sua immagine televisiva con il suo lato artistico più raffinato. “Se vuoi proporre qualcosa di più particolare, come la classica o il jazz, la gente pensa che sei quello del Costanzo e che non c’entri nulla con quei generi”, afferma il musicista.
Morselli, che per anni è stato una presenza costante in programmi come Buona Domenica e il Maurizio Costanzo Show, ammette di essersi sentito intrappolato nell’etichetta di “volto televisivo”. “La tv ti mette il timbro e per la massa rimani quello. Puoi continuare a ripetere che hai studiato al conservatorio, che hai suonato con Ray Charles e i Simply Red, ma loro ti vedranno sempre così”.
Una nuova vita lontano dalle scene
Dal 2019, Demo Morselli è ufficialmente in pensione: “Ho iniziato a lavorare molto presto, versando i primi contributi a 14 anni, come era consentito all’epoca. A 58 anni ho deciso di smettere”. La popolarità, però, non lo ha mai abbandonato: “Per strada la gente mi chiede spesso che fine abbia fatto. Rispondo semplicemente che sono in pensione. C’è un tempo per tutto, ora tocca ai giovani”.
Una decisione difficile ma necessaria
Nonostante non sia stato allontanato dal mondo dello spettacolo, è stato Morselli a decidere di prendersi una pausa. “Durante la quindicesima edizione di Buona Domenica non reggevo più i ritmi logoranti”, racconta. “Facevo il Maurizio Costanzo Show, concerti live e registrazioni. Pensavo di prendermi un anno sabbatico e poi tornare, ma nessuno mi ha più chiamato”.
Un addio senza rimpianti
Oggi, Demo Morselli guarda al passato senza rancore. La sua carriera, costellata di collaborazioni prestigiose e successi televisivi, è un capitolo chiuso. “Si chiude una porta e anche il portone”, conclude il musicista, lasciando spazio alle nuove generazioni.