Italia & Dintorni

Piero Pelù abbandona X in segno di protesta: “Elon Musk limita la libertà”

Il cantante toscano Piero Pelù ha disattivato il suo profilo sulla piattaforma X, contestando pubblicamente la gestione del social da parte di Elon Musk e lanciando un appello ai suoi fan.

Pelù disattiva il suo account: “In segno di dissenso civile”

Piero Pelù ha annunciato la chiusura del suo profilo su X con un post su Instagram, dichiarando che la sua decisione nasce dal desiderio di mostrare un “dissenso civile” verso le azioni di Elon Musk. Il frontman dei Litfiba, noto per il suo impegno sociale, ha espresso il suo disaccordo con la visione politica e le recenti dichiarazioni del proprietario della piattaforma, definendole “neo totalitarie e neo imperialiste”.

Nel suo messaggio, Pelù ha voluto sottolineare che, a suo avviso, il controllo e le politiche di Musk limitano sempre di più le libertà personali e rappresentano un pericolo per la società. “Molti mi dicono che sono un folle”, ha dichiarato il cantante, ma ha aggiunto che il suo gesto è una presa di posizione per difendere i valori in cui crede e un invito ai fan a riflettere sul tema della libertà online.

L’invito ai fan: “Vediamoci nella vita reale”

Pelù non si è limitato alla critica. Il musicista ha infatti concluso il post invitando i suoi seguaci a mantenere i contatti attraverso altri canali social o, meglio ancora, a incontrarlo di persona, nelle “strade, nei bar, nelle librerie”, cioè “dove la vita vera e tangibile ancora esiste”. Con un seguito di oltre 450.000 follower, il cantante invita i suoi fan a restare connessi su Instagram o durante i suoi concerti, ribadendo il suo impegno per un dialogo autentico e senza filtri.

L’azione di Pelù si inserisce in un contesto di crescenti critiche globali verso le politiche aziendali di Musk, che recentemente ha trasformato Twitter in X. Con un approccio sempre più orientato a restrizioni contro certi contenuti e a un controllo più accentuato, Musk ha attirato su di sé critiche da diverse personalità pubbliche e attivisti per la libertà d’espressione.