Dopo aver affidato i suoi cani a una dog sitter, una donna di Treviso si ritrova a dover affrontare la perdita di uno di loro e una battaglia legale per la giustizia.
A Treviso, la vicenda di Stefania Guadagna, una donna di 59 anni, ha destato grande attenzione quando la sua fiducia in una dog sitter di Villorba si è trasformata in una tragedia inaspettata. Lo scorso luglio, Stefania aveva lasciato i suoi due bassotti, Nina e Pluto, alla dog sitter di fiducia per potersi recare in vacanza senza imporre ai suoi animali un lungo viaggio verso la Spagna. La dog sitter, che conosceva da anni, sembrava essere la scelta ideale, tanto che Stefania non si era preoccupata troppo della mancanza di aggiornamenti durante le settimane trascorse fuori.
Al ritorno, tuttavia, la situazione ha preso una piega drammatica. Dopo una serie di difficoltà nel mettersi in contatto con la dog sitter, Stefania è riuscita finalmente a recuperare Pluto, che si trovava in pessime condizioni: denutrito, sporco e in evidente stato di shock. Quando si trattava di Nina, però, Stefania è stata costretta a tornare il giorno seguente, ricevendo un’urna cineraria e una spiegazione vaga: Nina sarebbe morta a causa di uno shock anafilattico e per questo era stata subito cremata.
Il dolore di Stefania si è presto trasformato in rabbia e determinazione per ottenere giustizia, non solo per la perdita di Nina ma anche per la mancanza di chiarezza sull’accaduto. “Nina era microchippata e registrata a nome della mia famiglia: com’è possibile che sia stata cremata senza il mio consenso?” ha dichiarato Stefania, decisa a scoprire le responsabilità dietro alla morte della sua cagnolina.
Il caso ha attirato l’attenzione della Procura di Treviso, che inizialmente ha archiviato l’inchiesta, ma grazie al ricorso della famiglia, il procedimento potrebbe essere riaperto. Inoltre, sono emerse testimonianze di altri proprietari che hanno denunciato episodi simili. Tra questi, la morte di Elsa, un Bouledogue francese, e di Rey, un Golden Retriever, entrambi deceduti mentre erano sotto la custodia della stessa dog sitter. In particolare, l’autopsia su Rey ha rivelato un collasso polmonare, probabilmente dovuto alla prolungata esposizione al sole senza acqua.
La vicenda ha spinto anche i rappresentanti politici ad intervenire. La deputata di Fratelli d’Italia, Eliana Longi, ha annunciato un’iniziativa per regolamentare la figura del dog sitter, che attualmente opera senza formazione certificata e senza una normativa chiara. “È necessario creare un percorso formativo e normativo per chi lavora in questo settore”, ha dichiarato Longi, aggiungendo che proporrà una legge per garantire maggiore sicurezza per gli animali e responsabilità per chi se ne occupa.
Al momento, Stefania Guadagna continua la sua battaglia legale, mentre Pluto, ancora sotto shock, è seguito da un professionista per riprendersi dall’esperienza traumatica.