Edoardo Giovanbattista Austoni è deceduto a Milano per un’emorragia. Polizia al lavoro per capire se si tratti di un incidente o di un omicidio.
È morto dissanguato nella serata di ieri, intorno alle 22, Edoardo Giovanbattista Austoni, 52 anni, figlio dell’ex primario di Urologia e Andrologia dell’ospedale San Giuseppe di Milano. L’uomo si è accasciato davanti alla compagna al suo rientro in casa, in via Giovanni Ameglio, nella periferia Nord Ovest di Milano.
Secondo le prime ricostruzioni, Austoni presentava due ferite: una lieve al sopracciglio destro e una alla gamba destra, all’altezza della tibia, in corrispondenza di una vena varicosa. Quest’ultima avrebbe provocato una copiosa emorragia, risultata fatale. Prima di morire, aveva detto alla compagna che sarebbe sceso a comprare delle birre. Poco distante dall’abitazione, la polizia ha rinvenuto una pozza di sangue e cocci di bottiglia sporchi, elementi che sono ora oggetto di indagine.
Le autorità stanno cercando di stabilire se l’uomo sia morto a causa di una caduta accidentale o se ci siano elementi che suggeriscano un atto violento. Sul caso lavorano la squadra mobile, la polizia scientifica e il medico legale.
Edoardo Giovanbattista Austoni era uno dei sei figli del professor Edoardo Austoni, ex primario dell’ospedale San Giuseppe e noto luminare della medicina, morto nel 2012. La figura del padre è legata a vicende controverse: nel 2006, Austoni senior fu vittima di un attentato fuori dalla clinica privata di via Dezza, a Milano, dove lavorava. Ferito gravemente da colpi di pistola mentre si trovava a bordo della sua Porsche Carrera, l’attentatore non fu mai identificato.
Proprio da quell’attentato partirono le indagini che portarono alla condanna per concussione del medico. Austoni fu accusato di aver richiesto denaro per accelerare le operazioni di alcuni pazienti. Condannato in primo grado a sei anni e mezzo, morì nel 2012, una settimana prima dell’udienza d’appello.
La morte di Edoardo Giovanbattista Austoni lascia aperti molti interrogativi. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore dell’uomo e stabilire con certezza le cause del decesso. La presenza della pozza di sangue e dei cocci di bottiglia potrebbe indicare un incidente, ma non si esclude alcuna pista, inclusa quella di un’aggressione.