Putin pronto a negoziare con Trump un cessate il fuoco in Ucraina, le condizioni del Cremlino
Secondo fonti del Cremlino, il Presidente russo Vladimir Putin sarebbe disposto a discutere un accordo per congelare il conflitto lungo le linee attuali del fronte, mantenendo ferme alcune condizioni.
La proposta di cessate il fuoco
Il Presidente Vladimir Putin sarebbe aperto a trattare con l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per mediare un accordo di cessate il fuoco in Ucraina, riporta l’agenzia Reuters citando cinque fonti anonime vicine al Cremlino. Tuttavia, Putin esclude concessioni territoriali significative e ribadisce la richiesta che Kiev rinunci alle sue ambizioni di adesione alla Nato.
Secondo queste fonti, Mosca potrebbe accettare di congelare il conflitto lungo le linee attualmente controllate dalle sue forze, mantenendo una posizione rigida sulle regioni orientali di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, che il Cremlino considera parte integrante del territorio russo.
Possibili margini di negoziazione
Nonostante la fermezza sul riconoscimento delle quattro regioni, le fonti suggeriscono che Mosca potrebbe essere aperta a negoziare l’esatta suddivisione del territorio in queste aree. Attualmente, le forze russe controllano circa il 70-80% di queste regioni, mentre circa 26.000 km² rimangono sotto il controllo delle forze ucraine.
Inoltre, due funzionari citati da Reuters hanno indicato che la Russia potrebbe considerare di ritirarsi dalle porzioni relativamente piccole di territorio che occupa nelle regioni di Kharkiv e Mykolaiv, situate rispettivamente a nord e sud dell’Ucraina.
Le condizioni del Cremlino
L’apertura di Putin alla mediazione di Trump sembra basarsi su alcune condizioni chiave:
- La conferma del controllo russo sulle regioni annesse nel 2022.
- La rinuncia ufficiale dell’Ucraina alle sue aspirazioni di adesione alla Nato.
- Un congelamento del conflitto che lasci invariata la situazione attuale delle linee del fronte.
Questa posizione riflette il desiderio del Cremlino di consolidare le conquiste territoriali, proteggendole sotto l’ombrello nucleare russo.
Una trattativa complessa
Qualsiasi accordo, tuttavia, appare altamente incerto, considerando la resistenza ucraina e il rifiuto del Presidente Volodymyr Zelensky di accettare cessioni territoriali. L’eventuale coinvolgimento di Trump, qualora tornasse al potere, potrebbe rappresentare una svolta, ma le condizioni poste da Mosca potrebbero complicare ulteriormente la trattativa.
Mentre il conflitto prosegue, l’idea di un congelamento lungo le attuali linee del fronte potrebbe offrire un fragile spiraglio per la de-escalation, ma rimane lontana una soluzione definitiva che soddisfi entrambe le parti.