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Papa Francesco ha già deciso come sarà il suo funerale, solo tre bare e un rito più sobrio

Il Papa aggiorna il rito funebre pontificio, eliminando alcuni simboli di potere e semplificando le celebrazioni per riflettere meglio la spiritualità cristiana.

Le modifiche principali al rito funebre

Con l’approvazione del nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, datata 29 aprile e pubblicata il 4 novembre, Papa Francesco ha introdotto significative novità nelle esequie dei Pontefici. Tra i cambiamenti più rilevanti figurano:

  • La deposizione immediata del corpo nella bara e l’esposizione ai fedeli senza l’uso del catafalco.
  • L’eliminazione del tradizionale trittico di feretri (cipresso, piombo e rovere) per una bara unica in legno zincata esternamente.
  • Nuove disposizioni per eventuali sepolture in luoghi diversi dalla Basilica di San Pietro.

Queste modifiche riflettono il desiderio di Papa Francesco di avere un funerale “dignitoso ma semplice”, come da lui stesso dichiarato in passato, e di spostare l’attenzione dalla figura del Papa come autorità terrena a quella di pastore e discepolo di Cristo.

Le tre “stazioni” del rito

Il rituale mantiene le tre tradizionali fasi del funerale:

  1. La casa del defunto: la constatazione del decesso avverrà nella cappella privata, e il corpo sarà immediatamente deposto nella bara, eliminando la traslazione dal Palazzo Apostolico.
  2. La Basilica Vaticana: il corpo sarà esposto direttamente nella bara in Basilica, dove avverrà la celebrazione della Messa esequiale, senza il tradizionale catafalco.
  3. Il luogo di sepoltura: la bara sarà tumulata senza il complesso rito della triplice chiusura con legni e metalli.

Il nuovo Ordo prevede anche indicazioni dettagliate nel caso di una sepoltura in una sede diversa dalla Basilica Vaticana. Papa Francesco ha scelto di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, accanto alla venerata immagine della Salus Populi Romani, a cui è profondamente devoto.

Rinnovamento del significato e snellimento del rito

La revisione del rito funebre riflette il desiderio del Pontefice di semplificare le esequie e adattarle maggiormente alla fede cristiana. “La celebrazione deve esprimere la fede della Chiesa in Cristo Risorto, evitando di enfatizzare il Papa come un potente del mondo”, ha spiegato l’arcivescovo Diego Ravelli, Maestro delle celebrazioni liturgiche dei Pontefici.

Un ulteriore snellimento riguarda i novendiali, le nove Messe successive al funerale: le preghiere saranno ridotte da tre a quattro formulari a scelta.