La discussione sui cambiamenti del Movimento 5 Stelle accende il dibattito nello studio di Tagadà, con scambi al vetriolo tra Ylenja Lucaselli di FdI e Luca Pirondini del M5S.
Durante la puntata di Tagadà su La7, condotta da Tiziana Panella, si è parlato dei profondi cambiamenti che stanno caratterizzando il Movimento 5 Stelle. In particolare, l’eliminazione del limite dei due mandati ha suscitato critiche da più parti.
Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia, non ha risparmiato stoccate: “Mi fa sorridere che il Movimento, che si definisce la più grande assemblea democratica, stravolga i propri principi. Una giravolta a 360 gradi: tutto ciò che c’era all’inizio non esiste più.”
Lucaselli ha sottolineato come il M5S, nato con l’obiettivo di combattere la politica professionale, abbia abbandonato i propri valori fondanti: “Non si tratta di crescita o evoluzione, ma di una totale trasformazione rispetto ai principi iniziali.”
Luca Pirondini, senatore del Movimento 5 Stelle, collegato in diretta, ha risposto duramente alle critiche, contrattaccando: “Parlate di giravolte, ma voi di Fratelli d’Italia siete maestri. A luglio avete votato contro Ursula Von der Leyen, e ora sostenete Fitto per le vostre poltrone.”
Un’affermazione che ha fatto infuriare Lucaselli, la quale ha ribattuto: “Un paragone improprio. Le vostre giravolte sono di altro livello.” Pirondini, però, ha rincarato la dose: “Da voi comandano il capo, la sorella e forse il cognato,” scatenando una smorfia di disgusto della deputata di FdI, evidente segno di irritazione.
La discussione ha messo in luce le divisioni e le tensioni politiche attorno ai cambiamenti del Movimento. Mentre il M5S cerca di ridefinire la propria identità politica con la leadership di Giuseppe Conte, gli avversari politici non mancano di sottolineare le contraddizioni rispetto ai valori originari del Movimento.
Nel frattempo, la base grillina continua a discutere sull’assemblea “Nova” e sul nuovo corso intrapreso. Resta da vedere se il M5S saprà conciliare le sue origini con la necessità di adattarsi al panorama politico attuale.