Parroco celebra la messa, beve dal calice e si sente male, ricoverato per avvelenamento
Un sacerdote 83enne ha accusato gravi sintomi di avvelenamento dopo aver bevuto il vino dal calice durante la messa nella chiesa di Sant’Andrea a Zignago.
L’episodio durante la messa domenicale
Paura e sconcerto ieri mattina nella chiesa di Sant’Andrea a Valgiuncata, frazione di Zignago in provincia di La Spezia, quando il parroco, don Mario Perinetti, 83 anni, ha accusato un forte bruciore subito dopo aver bevuto il vino consacrato dal calice. L’incidente è avvenuto intorno alle 11:30 durante la celebrazione della messa domenicale.
Don Perinetti ha immediatamente segnalato ai fedeli una sensazione di forte irritazione in bocca e allo stomaco, accompagnata da dolori acuti e conati di vomito. La celebrazione è stata interrotta mentre i presenti allertavano il 118. Sul posto sono intervenuti rapidamente i sanitari con un’ambulanza e un’automedica, fornendo le prime cure al sacerdote prima di trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di La Spezia, dove è stato ricoverato con una diagnosi di sospetto avvelenamento.
Indagini dei carabinieri
Le prime ricostruzioni indicano che nel calice utilizzato per la celebrazione potrebbe essere stata introdotta una sostanza tossica o corrosiva, forse acido. Il materiale liturgico era stato predisposto dai collaboratori del parroco come di consueto, senza che nessuno avvertisse anomalie. Al momento, gli investigatori non escludono nessuna ipotesi: potrebbe trattarsi di un errore umano, ad esempio una pulizia del calice con prodotti chimici non adeguatamente risciacquati, o di un gesto intenzionale.
I carabinieri di La Spezia stanno conducendo le indagini, analizzando il contenuto del calice e raccogliendo testimonianze tra i presenti. L’episodio ha suscitato sgomento tra i parrocchiani e nella comunità locale.
La vicenda è ora al vaglio delle autorità, che cercheranno di chiarire se la presenza del liquido irritante sia il risultato di una tragica negligenza o di un atto deliberato volto a danneggiare il sacerdote.