Trasnova, la lettera commovente della figlia di un operaio licenziato: “A Natale non voglio regali, voglio solo che smetti di piangere e torni a sorridere”
Una bambina scrive al padre, operaio di Trasnova licenziato, chiedendogli di tornare sereno. La vicenda coinvolge 97 lavoratori dell’indotto Stellantis.
Licenziamenti Trasnova: la protesta degli operai
A Pomigliano d’Arco, la notizia dei licenziamenti collettivi di 97 lavoratori della Trasnova, società che opera nell’indotto Stellantis, ha scosso la comunità. Tra i dipendenti colpiti, 54 lavorano nello stabilimento di Pomigliano, mentre gli altri sono impiegati a Melfi, Cassino e Torino. La decisione è stata comunicata ufficialmente il 5 dicembre, con effetto dal 31 dicembre, e si inserisce nel contesto della scelta di Stellantis di cessare tutti i contratti in essere con la società.
In risposta, i lavoratori hanno avviato un presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento campano. La protesta, giunta al quinto giorno, ha visto il sostegno della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha incontrato gli operai per offrire solidarietà.
La lettera della bambina che ha commosso tutti
A rendere ancora più toccante la vicenda, la lettera scritta dalla figlia di uno degli operai licenziati. Il messaggio, legato a un piccolo albero di Natale vicino alla fabbrica, è un appello al padre affinché ritrovi la serenità:
“Caro papà, quest’anno non voglio nessun regalo. Ti vedo sempre triste e so che qualcosa di brutto sta accadendo. Voglio solo che torni a essere il mio papà sorridente. Ti vorrò sempre bene”.
La lettera è stata condivisa dal consigliere comunale Vito Fiacco, che ha sottolineato come dietro ogni licenziamento ci siano famiglie e bambini: “Nessuno merita tutto questo. Sosteniamo i lavoratori e le loro famiglie”.
Appello della Fiom-Cgil al Governo
La Fiom-Cgil, rappresentata da Samuele Lodi e Ciro D’Alessio, ha chiesto un intervento immediato del Governo: “La vicenda Trasnova dimostra la fragilità della filiera italiana della componentistica. È fondamentale che Stellantis partecipi al tavolo convocato al Mimit il 10 dicembre, per discutere soluzioni volte a garantire continuità lavorativa”. I sindacati sollecitano un confronto con il Governo per sviluppare nuovi modelli produttivi, investire in ricerca e sviluppo e tutelare i posti di lavoro.