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Dalla Sicilia a Milano per insegnare, muore il prof più amato del liceo a soli 39 anni, la scuola gli intitola un’aula

Il liceo Beccaria di Milano ha deciso di intitolare un’aula al professor Basilio Ioppolo, docente di Lettere scomparso a soli 39 anni, lasciando un vuoto profondo nella comunità scolastica.

Un docente amato e indimenticabile

Ogni mattina, il professor Basilio Ioppolo accoglieva i suoi studenti con un caloroso “Come va la vita?”, instaurando un legame unico fatto di cultura, leggerezza e dialogo. Appassionato di libri e di calcio, alternava le sue lezioni sui verbi greci a discussioni sui sorteggi di Champions League, conquistando la stima e l’affetto dei suoi alunni.

Trasferitosi dieci anni fa dalla Sicilia a Milano per insegnare, il professor Ioppolo si è contraddistinto per la sua capacità di trasmettere l’amore per lo studio e la gioia della condivisione. La sua prematura scomparsa, avvenuta durante l’estate a causa di una malattia, ha segnato profondamente il liceo Beccaria, spingendo la scuola a dedicargli un luogo speciale.

Locus Amoenus: un luogo felice per gli studenti

In suo onore, è stata creata l’aula “Locus Amoenus” (luogo felice), uno spazio riservato agli studenti per leggere, studiare o semplicemente rilassarsi. L’aula, aperta fino alle 17, rappresenta un rifugio accogliente e un simbolo duraturo del legame che il professor Ioppolo aveva costruito con i suoi studenti.

La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie ai fondi derivati dalla vittoria della scuola in un concorso, uniti al contributo degli studenti della classe A, dove il professor Ioppolo insegnava, e di molti suoi colleghi.

Il ricordo degli studenti

Gli studenti hanno descritto il professor Ioppolo come un docente che metteva sempre al centro il loro benessere e i loro bisogni: “Preferiva farsi in quattro per noi e impazzire nell’incastrare tutto piuttosto che metterci in difficoltà con la programmazione di verifiche e compiti. Cercava di capire il nostro punto di vista e, se pensava avessimo ragione, ci difendeva e ci incoraggiava a farci sentire.”

Anche durante la malattia, il professor Ioppolo non ha smesso di essere una guida per i suoi studenti: “Dall’ospedale vegliava su di noi, mostrandoci il nostro peso nel suo cuore. Ha cercato di proteggerci nei momenti più bui e ci ha dato speranza.”