La corteggia insistentemente, lei lo denuncia, il Tar: “Il corteggiamento insistente è naturale”
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha annullato un ammonimento contro un uomo accusato di stalking. Secondo i giudici, il comportamento era parte della vita sociale.
Decisione del Tar Veneto: corteggiamento non considerato persecutorio
Il Tar Veneto ha stabilito che il corteggiamento insistente da parte di un uomo nei confronti di una cameriera non rappresenta un atto di persecuzione. L’uomo, frequentatore abituale dei bar dove lavorava la donna, aveva manifestato il suo interesse con regali e messaggi, tra cui un mazzo di rose per il compleanno, un buono da 500 euro per gioielli e un altro da 200 euro per abiti. Aveva inviato auguri anche in occasione di San Valentino e della Festa della Donna.
La donna, pur accettando i doni, aveva progressivamente evitato contatti diretti con l’uomo, bloccandone il numero di telefono e delegando i colleghi per servire al tavolo. I giudici hanno ritenuto che il comportamento, pur insistente, non fosse né volgare né minaccioso, e che non avesse causato nella donna ansia o paura tali da giustificare un ammonimento per atti persecutori.
Motivazioni della sentenza: “Un fenomeno naturale”
La vicenda, risalente a otto anni fa, si è conclusa con l’interruzione delle interazioni tra i due nel gennaio 2017. Nonostante le attenzioni ricevute, la cameriera non ha mai denunciato situazioni di pericolo concreto o disagio grave. Per questo motivo, il Tribunale ha definito il corteggiamento come un «fenomeno naturale e ineliminabile nella vita di relazione».
Secondo quanto riportato dai giudici, non sono emersi elementi sufficienti per qualificare il comportamento come stalking. L’assenza di minacce o intimidazioni e il mancato impatto psicologico significativo sulla donna hanno portato alla revoca del provvedimento iniziale.