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Arianna Meloni si scaglia contro “Report”, “Gli audio tra Sangiuliano e la moglie un fatto intimo e doloroso”

Durante un panel su parità e violenza di genere ad Atreju, Arianna Meloni critica l’uso improprio di contenuti privati trasmessi in televisione.

Arianna Meloni contro la spettacolarizzazione della vita privata

Intervenendo ad Atreju in un panel dedicato alla parità e alla violenza di genere, Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica e del tesseramento di Fratelli d’Italia, ha espresso dure critiche verso un episodio recente di violazione della privacy. In particolare, ha definito “vergognosa” la trasmissione televisiva che ha mandato in onda una telefonata privata tra una coppia in difficoltà, sottolineando come queste pratiche contribuiscano a un clima di violenza mediatica.

Meloni ha fatto riferimento alla diffusione di una conversazione personale tra l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini, trasmessa dalla trasmissione Report di Rai 3. “Non è violenza questa?”, si è chiesta retoricamente, aggiungendo che il “gioco morboso del fatto personale” mina i valori educativi per i giovani e riduce il rispetto per la sfera privata.

Gli esposti alla Procura e il dibattito sulla privacy

La trasmissione della telefonata ha spinto i protagonisti della vicenda a intraprendere azioni legali. Sia Gennaro Sangiuliano sia Federica Corsini hanno presentato esposti distinti alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, chiedendo di indagare su chi abbia reso pubbliche le registrazioni. L’audio, ottenuto tramite il cellulare dell’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, con cui Sangiuliano aveva avuto una relazione, è stato giudicato da molti un illecito nella sua diffusione.

Gli avvocati dei coniugi sostengono che la divulgazione di contenuti così intimi non solo viola la privacy, ma costituisce un abuso, richiedendo un approfondimento per accertare eventuali responsabilità.

Meloni: una riflessione sulle conseguenze sociali

Durante il suo intervento, Arianna Meloni ha sottolineato le implicazioni più ampie di episodi simili, evidenziando come possano influenzare negativamente i comportamenti delle nuove generazioni. Ha dichiarato: “Quando una trasmissione del servizio pubblico manda in onda un fatto così intimo e doloroso, davvero ci vogliamo stupire se un ragazzo di 13 anni condivide sui social contenuti privati della sua fidanzatina?”.