Giorgia Meloni ha concluso la kermesse di Fratelli d’Italia rinnovando il suo impegno con gli italiani e affrontando le principali tematiche politiche del momento.
Durante il suo intervento finale ad Atreju, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la compattezza della maggioranza e il suo impegno verso la nazione: “Ciascuno di noi è consapevole della responsabilità che ha sulle spalle, e noi onoreremo fino all’ultimo giorno il compito che ci è stato dato dagli italiani”. Meloni ha sottolineato che la stabilità del governo è un elemento di forza che garantisce credibilità internazionale e benessere.
Meloni ha ringraziato Fabio Roscani e i membri di Gioventù Nazionale, difendendoli dalle recenti critiche: “Sono fiera di voi, nessuna gogna costruita sull’errore del singolo vi toglie chi siete”. Ha poi rivendicato i successi dei primi due anni di governo, affermando che l’Italia è tornata a “correre e stupire”.
Il premier ha evidenziato i progressi nella sanità, con lo stanziamento più alto di sempre: “Abbiamo aumentato il fondo sanitario di 12 miliardi negli ultimi due anni, rispetto agli 8 miliardi degli ultimi quattro anni dei precedenti governi”.
Meloni ha riservato critiche mirate ai suoi avversari politici. Su Elly Schlein, ha dichiarato: “Quando si tratta di difendere i lavoratori, ci trovate in prima fila noi. A Schlein si inceppa la lingua quando deve dire la parola Stellantis”.
Sul segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha affermato: “Incita alla rivolta sociale con toni senza precedenti. Gli scioperi non li fa per aiutare i lavoratori, ma la sinistra”.
Su Romano Prodi, Meloni ha ironizzato: “Quando ho letto i suoi improperi isterici, ho brindato alla mia salute. Ogni patriota dovrebbe essere fiero di avere gli improperi di Prodi”. Ha ricordato le sue responsabilità nella “svendita dell’Iri” e nell’ingresso della Cina nella Wto, sottolineando che il suo governo ha fatto scelte opposte per il bene del Paese.
Meloni ha ribadito l’impegno nella lotta alla mafia, citando operazioni come la rimozione dei camorristi dalle case popolari di Caivano e dalla gestione delle domande per i nulla osta dei migranti regolari. Ha poi difeso l’accordo con l’Albania per i centri di accoglienza, definendolo un “protocollo temuto dai trafficanti di esseri umani”. Ha criticato alcune sentenze della magistratura, chiedendo più attenzione alle conseguenze delle decisioni giudiziarie: “Abbiate fiducia. I centri di Albania funzioneranno, a costo di passarci tutte le notti”.
Meloni ha concluso delineando i prossimi obiettivi del governo, tra cui il miglioramento delle pensioni minime: “Arriveremo a superare il tetto per le persone in difficoltà”. Ha infine invitato gli italiani a credere in loro stessi, combattendo il pessimismo e il provincialismo, definendoli i principali nemici del Paese.