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Kyrgios contro Sinner: l’australiano riaccende la polemica, “Se giocassimo contro in Australia scatenerei una rivolta”

Nick Kyrgios, assente dai campi da mesi, torna al centro dell’attenzione con nuove dichiarazioni contro Jannik Sinner, alimentando una polemica senza fine.

La polemica infinita tra Kyrgios e Sinner

Nick Kyrgios non perde occasione per far parlare di sé, anche fuori dai campi. Questa volta l’australiano ha rilanciato il suo “astio” nei confronti di Jannik Sinner, l’attuale numero uno al mondo. Durante l’ultimo episodio del podcast Nothing Major, Kyrgios ha spiegato come affronterebbe un’eventuale partita contro l’azzurro, promettendo di trasformare il campo in una “bolgia” a favore del pubblico e contro il suo rivale.

“Se troverò Sinner, farò in modo che ogni singola persona del pubblico sia contro di lui. Metterei da parte qualsiasi tipo di rispetto e farei semplicemente di tutto per vincere”, ha dichiarato Kyrgios con il suo consueto tono provocatorio.

Le accuse dopo il caso antidoping

Le parole di Kyrgios arrivano in un contesto ancora caldo per Sinner, risultato positivo al Clostebol durante un test antidoping a Indian Wells. Il giocatore italiano, tuttavia, è stato successivamente dichiarato innocente dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency), pur rinunciando ai punti e al premio della semifinale raggiunta nel torneo.

Kyrgios, però, non sembra accettare la decisione: “Una volta che vieni scoperto, non puoi comportarti come la vittima. Sei responsabile della tua squadra, no? Voglio davvero scendere in campo con lui e giocarci contro”.

L’australiano non si limita al solo Sinner, ma estende la sua polemica ad altri protagonisti del tennis, citando Iga Swiatek, di recente coinvolta in discussioni simili: “Questi ragazzi sono già degli dei. Poi, se prendono farmaci per migliorare le prestazioni, mi fa solo arrabbiare”.

Il rientro in campo e il personaggio Kyrgios

Kyrgios ha annunciato il suo ritorno ufficiale per il torneo di Brisbane 2025, in preparazione all’Australian Open. Dopo mesi di stop, l’ex finalista di Wimbledon (2022) sembra intenzionato a tornare da protagonista, ma, come spesso accade, il suo personaggio e le sue parole continuano a superare i limiti del tennis giocato.

Le sue accuse, seppur colorite e personali, riportano alla luce la sua figura tanto controversa quanto talentuosa: un tennista dal grande potenziale mai del tutto sfruttato, spesso ricordato più per le sue polemiche che per le sue prestazioni in campo.