Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, si oppone alla partecipazione di Tony Effe al Festival di Sanremo, minacciando conseguenze per i vertici Rai e Carlo Conti.
Il senatore Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha espresso una netta opposizione alla possibile partecipazione del rapper Tony Effe al prossimo Festival di Sanremo. Intervenuto nel programma radiofonico “La Zanzara“, Gasparri ha sottolineato come l’inclusione di un personaggio del genere rappresenterebbe, a suo avviso, una scelta profondamente divisiva. L’attacco arriva dopo che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha bloccato la presenza dell’artista all’evento di Capodanno organizzato nella capitale.
“Non è censura, ma è una questione di principio. Il linguaggio di Tony Effe è violento e non idoneo a un contesto pubblico come il Festival di Sanremo. Se la Rai decide di inginocchiarsi a un personaggio del genere, allora saranno i vertici e Carlo Conti a risponderne,” ha dichiarato il senatore.
Gasparri non ha risparmiato critiche al contenuto delle canzoni di Tony Effe, accusandolo di diffondere messaggi sbagliati, specialmente verso i giovani. Il senatore ha sottolineato la differenza tra artisti del passato e quelli contemporanei: “Claudio Baglioni ha portato a Sanremo poesie come quella di Trilussa contro la guerra. Non si può accettare che qualcuno salga sul palco cantando di droghe o insultando le donne. Questo tipo di messaggi non ha posto in un contesto che dovrebbe essere un momento di condivisione per tutti.”
Secondo Gasparri, la partecipazione di Tony Effe rappresenterebbe una grave violazione degli standard culturali e morali che il Festival di Sanremo dovrebbe promuovere: “Tony Effe deve essere escluso. Non c’è spazio per lui in un evento che deve unire e non dividere. La Rai non può piegarsi a scelte del genere senza assumersi le proprie responsabilità.”
Il senatore ha rivolto un appello diretto a Carlo Conti, presentatore e figura centrale nella gestione del Festival di Sanremo, affinando la sua critica: “Sanremo è per tutti. Carlo Conti è una persona ragionevole e deve comprendere l’importanza di non dare spazio a messaggi divisivi e inappropriati. La scelta di ospitare Tony Effe non può essere tollerata.”
La polemica promette di alimentare il dibattito pubblico in vista del Festival, che ogni anno attira l’attenzione non solo per le performance artistiche ma anche per le questioni sociali e politiche sollevate.