Maurizio Landini a DiMartedì si scaglia contro il governo, “”Lo capite perché serve una rivolta sociale?”
Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, torna a parlare di disuguaglianze e rivolta sociale nel corso del talk show politico DiMartedì.
L’attacco alle scelte del governo
Ospite di Giovanni Floris nel programma DiMartedì, in onda su La7, Maurizio Landini ha commentato l’iniziativa del governo di equiparare gli stipendi dei ministri eletti in Parlamento a quelli dei tecnici. Landini ha colto l’occasione per rilanciare il tema delle disuguaglianze sociali, descrivendo la misura come un segnale distante dai bisogni della popolazione.
“Capisce perché aumenta la gente che non va a votare? Si rende conto del perché? Ci sono quattro milioni e mezzo di persone in Italia, il 74% sono donne, che sono obbligate a fare il part time involontario. Cioè, a dover lavorare 20 ore. Cosa prendono queste persone lorde all’anno? Non arrivano a 11mila euro,” ha dichiarato il leader della CGIL.
L’appello alla mobilitazione sociale
Landini ha continuato il suo intervento sottolineando la discrepanza tra gli aumenti proposti per i parlamentari e la realtà economica di molti lavoratori italiani. “Qui si sta parlando di un aumento di sette mila euro quando c’è gente che lavorando tutto l’anno non arriva a 11mila euro. Ora si capisce perché a uno gli venga voglia della rivolta sociale,” ha tuonato Landini, definendo la situazione insostenibile.
Il segretario ha lanciato un appello alla mobilitazione collettiva per affrontare le disuguaglianze: “C’è bisogno di non accettare queste diseguaglianze, è il momento di mettersi insieme per cambiare queste cose.”
Una richiesta al governo
Landini ha concluso il suo intervento con un invito diretto all’esecutivo: “Il governo, anziché fare polemiche con il sindacato, faccia il governo e risolva i problemi per cui è stato votato.”
Le parole di Landini hanno suscitato un acceso dibattito, alimentando il confronto sulle politiche sociali e sulle scelte economiche del governo.