La segretaria del Partito Democratico attacca l’esecutivo su sanità, economia e politica estera, e rilancia l’unità delle opposizioni.
Dal summit del PSE, Elly Schlein ha ribadito la sua opposizione al governo Meloni, definendo i nazionalismi un pericolo che alimenta divisioni e paure, senza mai risolvere i problemi concreti del Paese.
Schlein ha sottolineato come le destre sfruttino la paura generata dalle crisi, proponendo una visione miope e protezionista. Ha anche criticato le politiche economiche dell’esecutivo, descrivendo la manovra come recessiva e inadeguata a rispondere ai problemi strutturali del Paese, soprattutto in settori cruciali come la sanità.
Sulla questione ucraina, la segretaria del PD ha evidenziato l’assenza di una forte iniziativa diplomatica da parte dell’Unione Europea, non solo in Ucraina ma anche in altre aree di crisi come il Medio Oriente. Secondo Schlein, è necessario un ruolo attivo dell’Europa per favorire un cessate il fuoco e sostenere la stabilità.
Per Schlein, le divisioni interne alla maggioranza potrebbero portare a elezioni anticipate, una prospettiva che il centrosinistra deve prepararsi ad affrontare. Ha indicato cinque priorità chiave per costruire una risposta comune alle sfide del Paese: sanità pubblica, lavoro, istruzione, politiche industriali, e diritti civili e ambientali.
Rilanciando l’unità delle opposizioni, Schlein ha concluso che il primo passo per voltare pagina è sconfiggere l’attuale governo, portando avanti un programma che metta al centro le esigenze reali dei cittadini.