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Anche Vasco Rossi difende Tony Effe, il suo post sui social fa scoppiare il caos

Il mondo della musica si schiera dalla parte di Tony Effe dopo la sua esclusione dal concerto di Capodanno organizzato dal Comune di Roma. La decisione di escludere il rapper, accusato di contenuti sessisti e violenti nei suoi testi, ha scatenato un acceso dibattito, con numerosi colleghi e artisti che si sono schierati contro la censura.

La solidarietà degli artisti a Tony Effe

Tra i primi a intervenire in favore di Tony Effe, figura il noto rocker Vasco Rossi, che ha espresso la sua opinione tramite un post su Instagram. “Penso che censurare gli artisti non sia la soluzione. L’arte deve restare un luogo di espressione, anche quando fa discutere”, ha scritto Vasco Rossi, commentando l’esclusione del rapper dal concerto di Roma. Il cantante, che ha conosciuto le critiche per i suoi stessi testi, si è unito a una lunga lista di artisti che hanno preso posizione contro la decisione del Campidoglio.

In un contesto di crescente solidarietà, anche altri artisti hanno mostrato il loro sostegno a Tony Effe. Gaia, che con il rapper ha collaborato nella hit estiva “Sesso e Samba”, ha criticato aspramente la decisione, definendola “un brutto gesto”, mentre Emma, che ha duettato con lui in passato, ha definito la censura come una forma “violenta” che non può essere tollerata. Noemi, anch’ella cantante di fama, ha ribadito il concetto espresso da Vasco Rossi, sostenendo che l’arte deve rimanere un terreno di libera espressione.

L’opposizione alla censura nel mondo della musica

Numerosi altri nomi noti della scena musicale hanno espresso la loro solidarietà a Tony Effe, come Lazza, che ha sottolineato come ogni volta che un artista del rap entra nel mainstream, venga “additato” o criticato per i suoi testi. “Smettetela di censurare il lavoro degli altri perché non lo ritenete tale”, ha detto, criticando la tendenza a fare di un artista un capro espiatorio.

Anche Giorgia ha voluto esprimere il suo dissenso, sottolineando che la musica deve rimanere un’espressione di libertà, sia per chi la fa che per chi la ascolta. Levante ha ribadito il concetto che ogni forma d’arte debba essere discussa e criticata, ma non censurata. Perfino Simone Cristicchi ha citato Totò, ricordando che chi non apprezza una forma d’arte può semplicemente “non guardarla”.

Nonostante questa solidarietà diffusa, non tutti sono d’accordo con le posizioni degli artisti. Povia, pur esprimendo la sua comprensione per Tony Effe, ha suggerito che potrebbe prendere il suo posto al concerto di Capodanno, mentre Morgan ha minimizzato la questione, dicendo che la presenza del rapper o meno non avrebbe cambiato nulla. Vladimir Luxuria, infine, ha criticato Tony Effe per il linguaggio che usa, mettendo in discussione il fatto che sia accettabile sostenere un artista che utilizza linguaggio misogino.

Il dibattito continua ad accendere polemiche, ma la questione centrale rimane la stessa: la censura può essere una soluzione per chi non condivide certi contenuti, oppure sta solo limitando la libertà artistica?