Il leader del M5S annuncia una legge popolare per il salario minimo e attacca l’esecutivo sulle priorità economiche.
Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, torna a parlare di lavoro e retribuzioni, criticando duramente l’operato del governo. A margine di un evento dedicato all’intelligenza artificiale, Conte ha dichiarato: “Il governo è impegnato ad aumentare gli stipendi di ministri e sottosegretari, noi invece ad aumentare gli stipendi dei cittadini. Proprio oggi abbiamo depositato una legge di iniziativa popolare per introdurre il salario minimo legale, una battaglia che non abbandoniamo e non dimentichiamo.”
Conte ha ribadito l’urgenza di garantire una retribuzione dignitosa per tutti i lavoratori, puntando il dito contro situazioni di sfruttamento ancora diffuse: “Non possiamo accettare che ci siano persone che sono sfruttate sul lavoro a tre, quattro, cinque euro lordi l’ora.” La proposta del M5S mira a stabilire una soglia minima legale per i salari, un tema che il leader del Movimento ha definito prioritario per il Paese.
Le dichiarazioni di Conte arrivano in un momento di tensione politica, con l’esecutivo sotto accusa per presunti aumenti agli stipendi di ministri e sottosegretari. “Mentre il governo si concentra su sé stesso, noi ci impegniamo per migliorare le condizioni di vita degli italiani,” ha aggiunto Conte, sottolineando il contrasto tra le scelte del M5S e quelle della maggioranza.
La proposta del salario minimo legale potrebbe diventare un tema centrale nel dibattito politico delle prossime settimane, ponendo il Movimento 5 Stelle in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori.