Donald Trump rivela la sua intenzione di incontrare Vladimir Putin per cercare di fermare la guerra in Ucraina. La proposta di negoziati arriva mentre il conflitto continua a intensificarsi e a mietere vittime.
Durante un evento pubblico a Phoenix, in Arizona, il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato di voler incontrare il presidente russo Vladimir Putin per cercare di porre fine alla guerra in Ucraina. Secondo quanto riportato, Trump ha dichiarato: “Una delle prime cose che voglio fare è incontrare il presidente Putin, e anche lui è d’accordo”. La dichiarazione è stata fatta il 22 dicembre 2024 durante un incontro con i suoi sostenitori, dove ha sottolineato il suo impegno per cercare una soluzione rapida al conflitto, che sta mettendo a dura prova entrambe le nazioni coinvolte.
Non è la prima volta che Trump manifesta la sua intenzione di giocare un ruolo attivo per fermare il conflitto: già nei mesi scorsi aveva affermato di considerare possibile una rapida fine delle ostilità, grazie a un suo intervento diretto. La proposta di negoziato rappresenta un cambio di passo rispetto alla gestione della guerra da parte dell’attuale amministrazione degli Stati Uniti, che ha sostenuto Kiev in modo consistente.
Mentre Trump parla di un possibile incontro con Putin, la Russia continua la sua politica di pressione sia militare che economica. Il presidente russo ha recentemente incontrato il primo ministro slovacco Robert Fico al Cremlino, dove hanno discusso le future forniture di gas verso l’Europa. La Slovacchia ha interrotto il supporto all’Ucraina sin dall’inizio del mandato di Fico, avvicinandosi sempre più a figure politiche come Viktor Orban e criticando l’approccio di Kiev alla guerra. In particolare, la Slovacchia ha aderito alla linea russa sulla questione energetica, accettando l’invito di Putin a partecipare alle celebrazioni per l’anniversario della vittoria sul nazismo, un segnale che alimenta speculazioni su un possibile accordo sulle forniture di gas.
Nel frattempo, sul fronte di guerra, la Russia ha recuperato il 40% del territorio di Kursk, precedentemente sotto controllo ucraino. La riconquista di questa regione è stata costosa in termini di vite umane, e si è registrata anche la presenza di truppe nordcoreane, che stanno supportando le operazioni sul terreno. Le trattative per la pace, come proposto da Trump, potrebbero rappresentare una via di uscita dalla spirale di violenza, ma il futuro dei negoziati rimane incerto. Le incognite riguardano non solo le condizioni per un eventuale cessate il fuoco, ma anche il ruolo degli alleati europei e la posizione di Kiev.
Nel contesto di un possibile accordo diplomatico, la proposta di Trump solleva questioni delicate sulla gestione del conflitto e sul futuro della regione. Nonostante le difficoltà, le dichiarazioni di Trump offrono una nuova prospettiva sulla possibilità di negoziati diretti tra Stati Uniti e Russia.