Italia & Dintorni

Alta tensione al Senato, duro botta e risposta tra Renzi e La Russa durante approvazione legge di bilancio 2025

Nel corso dell’esame finale della legge di bilancio 2025 in Senato, il leader di Italia Viva Matteo Renzi e il presidente del Senato Ignazio La Russa si sono resi protagonisti di un acceso scambio verbale.

L’origine dello scontro

Durante il suo intervento per dichiarare il voto contrario di Italia Viva alla legge di bilancio, Matteo Renzi ha interrotto il discorso per lamentarsi del brusio proveniente dai banchi della maggioranza. Secondo l’ex premier, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, non avrebbe richiamato all’ordine chi disturbava l’Aula.

“Il presidente evidentemente non si avvede del rumore,” ha affermato Renzi. La Russa, visibilmente irritato, ha ribattuto:
“Non c’è nessun rumore particolare, senatore. La prego di non darmi lezioni e di proseguire.”

Renzi ha risposto duramente, rivolgendosi al presidente del Senato con l’appellativo:
“Camerata La Russa, si abitui a rispettare l’opposizione in quest’Aula.”

La frase ha scatenato le proteste dei senatori della maggioranza, con grida di indignazione dall’Aula.

Scambi di frecciatine

Lo scontro si è acceso ulteriormente quando La Russa ha invitato Renzi a proseguire, aggiungendo in tono sarcastico:
“Vi chiedo di ascoltare religiosamente il senatore Renzi.”

A sua volta, il leader di Italia Viva ha replicato con una frecciatina sull’età del presidente del Senato:
“Il fatto che non avverta i rumori è tipico di un’età incipiente che va avanti, ma non è un problema.”

Renzi ha poi chiesto che il tempo a disposizione per il suo intervento fosse recuperato, dichiarando:
“Che ascoltino è secondario, che capiscano è improbabile.”

Il tema centrale: la norma “anti-Renzi”

Nel merito del suo intervento, Renzi ha criticato duramente il cosiddetto “provvedimento anti-Renzi”, incluso nella legge di bilancio. La norma, che impedisce ai parlamentari e ai membri del governo di percepire compensi da Stati o aziende con sede fuori dall’Unione Europea, è stata definita dal leader di Italia Viva un “precedente gravissimo”.

“Si tratta di una norma sovietica,” ha dichiarato Renzi, accusando la maggioranza di voler limitare la libertà personale e professionale dei parlamentari.

Un dibattito segnato dalle tensioni

Lo scontro tra Renzi e La Russa evidenzia il clima di tensione che ha caratterizzato l’esame finale della legge di bilancio in Senato. Se da un lato l’opposizione accusa la maggioranza di voler soffocare il dibattito democratico, dall’altro la maggioranza rimprovera all’opposizione un atteggiamento provocatorio e personalistico.

Il dibattito proseguirà con le dichiarazioni di voto e la fiducia al governo, ma le polemiche sul provvedimento “anti-Renzi” e sulle dinamiche in Aula difficilmente si placheranno.