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Schlein attacca la manovra: “Incoerente e penalizzante per gli italiani, nessun taglio delle accise e pensioni a 1000 euro promesse dalla Meloni”

La segretaria del Pd critica duramente la terza legge di bilancio del governo Meloni, accusandolo di incoerenza e scelte penalizzanti per i cittadini.

Schlein: “Lontani i tempi delle promesse di Meloni”

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, non usa mezzi termini per attaccare la legge di bilancio presentata dal governo guidato da Giorgia Meloni. “Sono lontani i tempi in cui Giorgia Meloni si ergeva a paladina della democrazia parlamentare, quando in Aula dispensava lezioni sulle differenze tra democrazie e monarchie assolute durante la discussione della legge di bilancio,” ha dichiarato Schlein.

Ha poi puntato il dito contro le promesse fatte in campagna elettorale e disattese: “Come sono lontani i tempi in cui prometteva il taglio delle accise, le tasse sugli extraprofitti, le pensioni a mille euro.”

Critiche alla manovra e alle priorità del governo

Schlein accusa la legge di bilancio di essere stata approvata “a colpi di fiducia”, limitando il dibattito parlamentare e umiliando la stessa maggioranza. Nel dettaglio, la leader del Pd ha sottolineato alcune scelte che ritiene incoerenti e inique:

  • “Le pensioni minime aumentano di meno di 2 euro al mese, ma si concedono rimborsi ai ministri di oltre 3 mila euro mensili.”
  • “Si taglia la sanità pubblica, ma si stanziano miliardi per il Ponte sullo Stretto di Messina.”
  • “Si riduce il fondo per l’automotive, ma si aumentano le spese per gli armamenti e si condonano multe ai no vax e tasse agli evasori.”

Un ulteriore attacco è stato rivolto alla proroga delle concessioni per la distribuzione elettrica, a fronte di una mancata attenzione per le bollette degli italiani.

“Manovra senza respiro”

Schlein ha concluso con un duro giudizio politico sulla manovra: “È una legge di bilancio che fa cassa sulla qualità della vita delle italiane e degli italiani. Una manovra senza respiro, approvata silenziando il Parlamento e scaricando tutti i sacrifici sulle spalle di chi fa più fatica.”