Sondaggi di fine anno: Meloni e il Centrodestra saldamente in testa, Pd e il “campo largo” faticano a crescere
Fratelli d’Italia stabile al 27,6%, Centrodestra sopra il 50% nelle intenzioni di voto. Cresce il Pd, ma l’opposizione resta divisa.
La tenuta del Centrodestra e la leadership di Giorgia Meloni
Il 2024 si chiude con il Centrodestra ancora saldamente in testa nei sondaggi, forte di una coalizione che si attesta vicina al 50% nelle preferenze elettorali. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni mantiene il primato con il 27,6%, confermando una stabilità significativa rispetto alle Elezioni Europee di giugno. Il gradimento personale della premier si attesta al 37%, con un Centrodestra valutato positivamente dal 36% dell’elettorato.
Le altre forze della coalizione mostrano numeri stabili: la Lega di Matteo Salvini è all’8,6%, seguita da Forza Italia all’8,1%. Noi Moderati resta stabile all’1%. Nonostante il lieve calo di consenso nei ceti popolari, fisiologico per i partiti di maggioranza, il Centrodestra chiude un anno di consolidamento, sia a livello nazionale che internazionale, con la premier riconosciuta tra le leader più influenti d’Europa.
Le difficoltà del “campo largo”
Sul fronte dell’opposizione, il Partito Democratico di Elly Schlein registra un buon 22,5%, in crescita rispetto alle ultime elezioni politiche, ma ancora distante dagli standard raggiunti nelle Europee (24%). Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte è al 13,3%, in calo rispetto ai mesi precedenti, anche a causa delle recenti tensioni interne culminate con l’espulsione di Beppe Grillo.
L’Alleanza Verdi-Sinistra si conferma al 6%, mentre le forze dell’ex Terzo Polo continuano a faticare: Azione, Italia Viva e PiùEuropa non superano complessivamente il 6%, con percentuali attorno al 2% ciascuno. L’ampio livello di astensione, stimato al 43,5%, pesa ulteriormente sulle prospettive di un “campo largo” capace di competere con la coalizione di governo.
Le prospettive per il 2025
L’anno nuovo si apre con uno scenario politico ancora dominato dall’incertezza. Il Centrodestra, forte della propria stabilità, si prepara a mantenere il controllo dell’agenda politica, mentre l’opposizione dovrà lavorare per superare le divisioni e presentarsi come un’alternativa credibile.
La sfida per il campo largo progressista sarà quella di rafforzare la propria identità politica, trovando una coesione capace di attrarre gli elettori indecisi e ridurre l’elevato tasso di astensione. Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per tutti gli schieramenti, in vista delle prossime sfide elettorali.