Dal 2 gennaio 2025 è possibile richiedere il bonus anziani da 850 euro mensili all’Inps, riservato agli over 80 con gravissimi bisogni assistenziali e Isee inferiore a 6.000 euro.
Da oggi, 2 gennaio 2025, è ufficialmente aperto il periodo di presentazione delle domande per il bonus anziani, un sussidio economico di 850 euro al mese destinato alle persone con almeno 80 anni che si trovano in condizioni di gravissimo bisogno assistenziale. L’accesso al beneficio è limitato a chi soddisfa stringenti criteri: età minima di 80 anni, Isee al di sotto dei 6.000 euro, condizione di non autosufficienza certificata e titolarità dell’indennità di accompagnamento.
L’Inps ha chiarito che il requisito del “bisogno assistenziale gravissimo” sarà valutato da una commissione medico-legale. Tale condizione può includere situazioni come il coma, gravi lesioni spinali, demenza avanzata, cecità o altre disabilità invalidanti. Inoltre, verranno presi in considerazione fattori sociali, tra cui l’assenza di supporto familiare o la necessità di assistenza continuativa, per determinare il punteggio finale che consentirà l’accesso al bonus.
La domanda per il bonus anziani può essere inoltrata online tramite il portale dell’Inps, utilizzando le credenziali Spid o la Carta d’Identità Elettronica. È anche possibile rivolgersi ai patronati per ricevere assistenza nella compilazione.
Le richieste possono essere presentate dal mese in cui si compiono 80 anni e fino al 31 dicembre 2026, termine della sperimentazione del bonus. Tra i documenti richiesti, oltre al codice fiscale, sarà necessario dichiarare un Isee valido inferiore ai 6.000 euro, la titolarità dell’indennità di accompagnamento e fornire informazioni dettagliate sui bisogni assistenziali attraverso un questionario dedicato.
Se la domanda viene accettata, l’erogazione del bonus partirà dal mese di presentazione. Gli 850 euro mensili saranno utilizzabili esclusivamente per remunerare assistenti domiciliari regolarmente contrattualizzati o per acquistare servizi di cura forniti da aziende qualificate.
Il bonus, cumulabile con l’indennità di accompagnamento, sarà erogato fino al termine della sperimentazione nel 2026 o fino a quando si manterranno i requisiti richiesti. Se il numero di richieste risultasse inferiore alle risorse stanziate (250 milioni di euro annui), l’Inps potrebbe valutare un incremento dell’importo mensile.