Neonato morto a Bari, il triste racconto dell’uomo che lo ha trovato “Faceva freddo e non funzionava nulla, l’ho visto nella culla e ho pianto”
Un neonato è stato trovato senza vita nella culla termica della parrocchia di San Giovanni Battista a Bari. La Procura indaga per abbandono di minore.
Il dramma nella culla termica
A Bari si cerca di fare luce sulla tragica vicenda accaduta nella parrocchia di San Giovanni Battista, dove un neonato di poche settimane è stato lasciato nella culla termica, ma trovato morto. A raccontare quanto accaduto è il portiere di un plesso condominiale, uno dei primi a entrare nella stanza: “Non funzionava niente, era tutto spento, faceva freddo. Ho visto che il bambino era cianotico. Mi sono allontanato e ho pianto.”
Secondo le testimonianze, il primo a notare il piccolo è stato il titolare di un’agenzia funebre presente in chiesa per un funerale. L’uomo ha spiegato di aver trovato il neonato mentre mostrava la culla termica ad alcuni collaboratori. Il portiere, che lo ha seguito nella stanza, ha descritto l’ambiente come non funzionante: “Aveva una tutina con un cappuccio sollevato,” ha ricordato, esprimendo il suo dolore.
Le indagini: blackout e mancato allarme
Tra gli aspetti su cui si concentra l’indagine, c’è il mancato funzionamento del sistema di allarme che avrebbe dovuto avvisare il parroco, don Antonio Ruccia, quando il neonato è stato depositato nella culla. Si ipotizza che un blackout verificatosi nei giorni precedenti possa aver compromesso il sistema. La Procura di Bari ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’accusa di abbandono di minore aggravato dalla conseguente morte.
Gli accertamenti, affidati alla Squadra mobile, si baseranno sui rilievi della Scientifica e sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Tuttavia, per garantire la privacy di chi compie un gesto simile, non sono presenti telecamere nei pressi della culla.
Autopsia per chiarire le cause della morte
L’autopsia sul corpo del neonato sarà cruciale per determinare se il piccolo sia stato lasciato nella culla ancora vivo o se fosse già privo di vita. Al momento, è stato confermato che sul corpo non sono presenti segni evidenti di violenza.
La comunità di Bari è scossa dalla tragedia e attende risposte su una vicenda che ha lasciato sgomento e dolore.