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Ha sempre pensato che fosse solo stanchezza invece scopre era un tumore, la 32 enne Georgie racconta la sua storia

Georgie Swallow: la sua storia di resilienza e rinascita ispira migliaia di persone

Dalla lotta con se stessa alla scoperta del valore della vita

Georgie Swallow, 32 anni, originaria di Iver, nel Buckinghamshire, ha trasformato la sua difficile esperienza con il linfoma di Hodgkin in una missione per ispirare gli altri. Attraverso i suoi canali social, racconta il percorso che l’ha portata a rivalutare la propria esistenza e a condividere un messaggio di speranza e gratitudine.

La sua adolescenza è stata segnata da insicurezze e dalla costante lotta contro il proprio corpo. “Odiavo guardarmi allo specchio e sprecavo energie cercando di perdere peso”, racconta. Ma la diagnosi di tumore, arrivata a 26 anni, ha stravolto la sua prospettiva. “Il cancro mi ha insegnato a guardare alla mia vita con più amore, lasciandomi alle spalle l’odio verso me stessa”, spiega Georgie. Oggi il suo obiettivo è aiutare chi si sente intrappolato in una spirale simile a quella che lei ha vissuto.

La diagnosi e la lotta contro il linfoma di Hodgkin

A 24 anni, Georgie iniziò a manifestare sintomi insoliti: frequenti malesseri, dolori, pruriti alle gambe e perdita di peso. Inizialmente attribuì tutto allo stress, ma a 26 anni arrivò la diagnosi: linfoma di Hodgkin allo stadio 4. “Fortunatamente mio padre aveva un’assicurazione sanitaria privata, così ho ricevuto una diagnosi tempestiva”, ricorda. “Se avessi aspettato ancora, non avrebbero potuto fare nulla per me.”

Affrontò sei mesi di chemioterapia aggressiva, ma il tumore tornò dopo appena quattro mesi. Anche quella seconda battaglia non l’ha piegata. “Quando ho saputo del ritorno del cancro, avevamo prenotato un pranzo in un ristorante di lusso. Decidemmo di andarci comunque e divertirci. Questa esperienza mi ha insegnato a sfruttare al meglio il tempo che si ha.”

La rinascita e l’impegno per ispirare gli altri

Dopo il trapianto di cellule staminali e un lungo periodo di isolamento a causa di un sistema immunitario indebolito, Georgie ha raggiunto un traguardo significativo: celebrare il quinto anniversario dalla remissione del cancro. Ha organizzato una festa in grande stile a Mayfair, raccogliendo fondi per il Royal Marsden Hospital, dove è stata curata.

“Oggi il mio corpo porta i segni di ciò che ho passato. Sono in menopausa precoce e probabilmente non potrò avere figli, ma mi sento incredibilmente grata di essere viva”, racconta. “Prima di ammalarmi, ero così insicura che non indossavo nemmeno un costume davanti agli amici. Ora penso: ‘Se muoio, avrò un milione di rimpianti’. Ho promesso a me stessa di dire ‘sì’ alla vita.”

Un messaggio di speranza attraverso i social

Georgie utilizza i social per trasmettere il suo messaggio di accettazione e amore per la vita. “Ho quasi 100.000 follower e collaboro con associazioni benefiche. Inoltre, organizzo viaggi di gruppo per aiutare le persone a dire ‘sì’ a nuove esperienze.”

Il suo impegno non si ferma. Anche se il futuro è incerto, Georgie sa come vivere appieno il presente: “Vorrei tornare indietro e dire alla giovane Georgie: ‘Smettila di preoccuparti del peso. La vita è molto più di questo. Indossa il bikini, fai ciò che desideri e crea ricordi con le persone che ami.’ Non lasciare che le piccole cose ti fermino. Dì ‘sì’ alla vita.”