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Financial Times svela obbiettivi segreti di Putin, “Invadere Giappone e Corea del Sud”

Secondo il Financial Times, la Russia avrebbe elaborato piani di invasione per 160 obiettivi in Giappone e Corea del Sud già nel 2013-2014.

Piani di guerra contro Giappone e Corea del Sud

Un’inchiesta del Financial Times ha portato alla luce documenti top secret risalenti al 2013-2014, secondo i quali la Russia avrebbe delineato piani per colpire Giappone e Corea del Sud in caso di conflitto. Nei file, visionati dal quotidiano, sono elencati 160 obiettivi, sia militari che civili, in entrambi i Paesi asiatici.

Sebbene questi piani risalgano a oltre un decennio fa, il Financial Times sottolinea che potrebbero non essere stati abbandonati. Secondo le fonti, il presidente russo Vladimir Putin considera il fianco orientale una potenziale minaccia strategica per la sicurezza della Russia, pur consapevole che attaccare Paesi alleati della Nato potrebbe scatenare una guerra mondiale.

Kurakhovè: la Russia avanza in Ucraina

Mentre emergono indiscrezioni sui piani orientali di Mosca, sul fronte ucraino la Russia ha rivendicato la cattura della città mineraria di Kurakhovè, nella regione orientale del Donetsk, dopo quasi tre mesi di battaglia. Secondo Mosca, questa conquista potrebbe facilitare il controllo completo della regione.

Nel frattempo, le forze ucraine hanno intensificato le operazioni nella regione russa di Kursk, dove dichiarano di mantenere il controllo di centinaia di chilometri quadrati dall’agosto scorso. “Infliggiamo costantemente perdite al nemico,” ha dichiarato il comandante delle forze di terra ucraine, Mikhailo Drapaty, senza fornire ulteriori dettagli sulle operazioni in corso.

Tensioni e prospettive di pace

La cattura di Kurakhovè, un’ex roccaforte difensiva dell’esercito ucraino situata vicino a un importante giacimento di litio, potrebbe rappresentare un punto di svolta strategico per la Russia. Tuttavia, sul piano diplomatico si intensificano le speculazioni sulle condizioni di un possibile negoziato di pace.

Il ritorno alla presidenza statunitense di Donald Trump, previsto per il 20 gennaio, potrebbe influire sul conflitto. L’ex presidente ha promesso di risolvere rapidamente la crisi, alimentando ulteriori congetture sul futuro del conflitto ucraino-russo.