Vannacci diretto su Cecilia Sala “Era consapevole dei rischi che correva in Iran”, intanto registra il marchio de “Il mondo al contrario”
Il generale e parlamentare della Lega si esprime sulla vicenda della giornalista in Iran e annuncia novità politiche per le Regionali del 2025.
Le dichiarazioni su Cecilia Sala e i marò
Roberto Vannacci, parlamentare europeo della Lega, ha commentato la vicenda di Cecilia Sala, la giornalista italiana trattenuta in Iran, esprimendo un augurio per il suo rientro, ma non risparmiando critiche per alcune sue posizioni passate. “Penso che la signora Sala fosse sicuramente al corrente dei rischi legati all’operare in Paesi come l’Iran. Mi auguro che la nostra diplomazia riporti a casa la nostra concittadina, perché ogni italiano ha diritto alla tutela, qualsiasi cosa abbia fatto,” ha dichiarato Vannacci ad Arezzo.
Il generale ha poi aggiunto: “Sono un po’ rammaricato per le parole che Cecilia Sala disse sui nostri marò, quando si trovavano in una condizione simile alla sua. Lei auspicava che rimanessero in India e fossero giudicati dagli indiani.”
Politica e il marchio “Il Mondo al Contrario”
Durante l’incontro ad Arezzo, Vannacci ha parlato anche del suo futuro politico, annunciando che il marchio appena registrato, “Il Mondo al Contrario” – titolo del suo saggio di successo – sarà utilizzato in qualche forma nelle prossime Regionali del 2025.
“Ho registrato il marchio perché è il titolo del mio libro e voglio essere sicuro che venga usato nel rispetto dei princìpi che rappresento,” ha spiegato, smentendo ipotetiche rotture con la Lega. “Io sono nella Lega e non ci sono segreti tra me e il ministro Matteo Salvini. Vedremo come presentare la nostra formazione in Toscana: saremo influenti e determinanti.”
A chi gli chiedeva di un possibile ruolo come ministro degli Interni, Vannacci ha replicato: “È una domanda che non c’entra nulla. Se un giorno si presentasse l’occasione di far parte di un governo, ne parleremo. Ora sono qui per parlare di legittima difesa e del caso Sandro Mugnai.”
Caso Mugnai: fiducia nella magistratura
Vannacci ha incontrato ad Arezzo Sandro Mugnai, accusato di omicidio volontario per aver ucciso il vicino che stava demolendo la sua abitazione con una ruspa nel gennaio 2023. “Sono convinto che la magistratura dimostrerà la sua innocenza e riconoscerà la legittima difesa,” ha dichiarato, ribadendo la fiducia nel sistema giudiziario italiano.
L’udienza preliminare per il caso Mugnai è fissata per l’11 gennaio. “Ho sempre avuto fiducia nella magistratura, sia nei miei procedimenti sia in quelli del ministro Salvini,” ha concluso Vannacci, collegando il caso a temi centrali per la destra, come sicurezza personale e legittima difesa.