Caivano, il modello che si espande: nuove periferie nel mirino del governo
Il governo annuncia l’estensione del “modello Caivano” a sette nuove aree degradate del Paese, con l’obiettivo di riqualificarle attraverso un’azione sinergica e strutturata.
Un piano nazionale per le periferie
Il “modello Caivano” diventa il punto di riferimento per un programma ambizioso del governo. Lo ha confermato Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in un’intervista a Il Mattino. Dopo i risultati ottenuti a Caivano, il governo ha deciso di applicare lo stesso approccio ad altre sette aree periferiche da Nord a Sud del Paese, identificate come prioritarie per un intervento strutturale di riqualificazione.
Mantovano ha sottolineato l’importanza di un lavoro corale: “Il modello ha funzionato grazie a una grande sinergia istituzionale. Senza questa collaborazione, i risultati sarebbero stati irraggiungibili”. Il programma, nato dopo la visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Caivano il 31 agosto 2023, si basa su una strategia integrata che unisce sicurezza, riqualificazione urbana e inclusione sociale.
L’ispirazione è arrivata dal progetto lanciato in risposta all’appello di don Maurizio Patriciello, in seguito al grave caso di violenza contro due giovani ragazze. “L’idea di espandere questo intervento ad altre aree disagiate è nata naturalmente man mano che si vedevano i primi risultati positivi a Parco Verde”, ha aggiunto Mantovano.
Un approccio diverso al problema del degrado
Il governo ha cambiato strategia rispetto al passato, puntando su un approccio più ampio e coordinato. “In passato, ci si è concentrati quasi esclusivamente sulle operazioni di polizia,” ha spiegato Mantovano. “Ricordo quando, con Roberto Maroni ministro, lanciammo l’operazione Alto Impatto nel Casertano, ottenendo ottimi risultati contro i clan della camorra. Questa volta, però, abbiamo deciso di agire anche sulle cause profonde del degrado.”
L’obiettivo principale è fornire alternative valide alle nuove generazioni. “Non si tratta solo di ripristinare la sicurezza. È essenziale creare spazi e opportunità che tolgano terreno fertile alla criminalità organizzata. Questo implica investire in infrastrutture, progettare percorsi di sviluppo economico e garantire una riqualificazione urbana duratura,” ha precisato Mantovano.
Il decreto appena pubblicato mira a creare un cambiamento sostenibile, concentrandosi non solo sugli interventi a breve termine ma anche su modelli di sviluppo che possano essere replicati in futuro.
Con questo piano, il governo punta a dimostrare che il “modello Caivano” non è un intervento isolato ma un prototipo per la rinascita delle periferie italiane.