Trump punta all’annessione della Groenlandia e Canale di Panama: “Necessari per l’America, non è escluso l’uso della forza militare”
Il neopresidente degli Stati Uniti rilancia ambizioni territoriali e annuncia piani controversi, dalla Groenlandia al Golfo del Messico.
Groenlandia e Canale di Panama: le nuove mire di Trump
Durante una conferenza stampa tenutasi a Mar-a-Lago, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha delineato ambiziosi obiettivi territoriali, dichiarando apertamente il suo interesse per la Groenlandia e il Canale di Panama. Trump ha definito l’annessione della Groenlandia come “una cosa che deve accadere” per ragioni di sicurezza nazionale, sottolineando che l’isola, appartenente alla Danimarca, rappresenta un asset strategico fondamentale per gli Stati Uniti.
Il figlio del presidente, Donald Trump Jr., si trova attualmente in visita in Groenlandia e, secondo il tycoon, avrebbe ricevuto una “accoglienza ottima.” Questo viaggio, combinato con le dichiarazioni del presidente, segna un passo deciso verso un possibile confronto diplomatico o addirittura militare con la Danimarca.
Sul Canale di Panama, Trump ha rivolto critiche all’ex presidente Jimmy Carter, accusandolo di averlo “regalato” e definendo l’operazione un errore storico. “Il Canale è vitale per l’economia americana. È stato costruito dai nostri soldati, ci è costato 38 mila vite e mille miliardi di dollari,” ha affermato Trump, ribadendo che la restituzione di quel territorio è stata un grave errore di strategia geopolitica.
Cambiamenti simbolici e minacce a Messico e Canada
Nel corso della conferenza, Trump ha annunciato anche l’intenzione di cambiare il nome del Golfo del Messico, ribattezzandolo “Golfo d’America.” Secondo il presidente, questa modifica rispecchierebbe meglio l’importanza strategica della regione per gli Stati Uniti.
Trump ha poi minacciato il Messico e il Canada di nuove misure economiche, inclusi “dazi molto severi,” per contrastare l’immigrazione irregolare e proteggere l’economia americana. “Il Messico deve smettere di permettere a milioni di persone di riversarsi nel nostro Paese,” ha dichiarato il presidente, lasciando intendere che gli Stati Uniti potrebbero ricorrere a misure ancora più drastiche per fermare i flussi migratori.
Verso “l’età dell’oro dell’America”
Nonostante le polemiche, Trump ha concluso la conferenza con un messaggio di ottimismo: “Ci stiamo avvicinando all’alba dell’età dell’oro dell’America.” Le sue dichiarazioni hanno immediatamente suscitato reazioni sia a livello internazionale che interno, accendendo il dibattito sulle sue ambizioni territoriali e sulle implicazioni geopolitiche delle sue proposte.