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Influenza stagionale: oltre 5 milioni di italiani colpiti, atteso il picco a metà gennaio, Bassetti, “Febbre altissima, può durare anche 4-5 giorni”

Febbre alta, dolori e sintomi respiratori: la stagione influenzale entra nel vivo. L’infettivologo Bassetti spiega come affrontarla.

Un inizio difficile e un picco imminente

La stagione influenzale 2025 ha già colpito oltre 5 milioni di italiani, secondo il sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). I dati riferiti alla settimana dal 23 al 29 dicembre mostrano una lieve diminuzione dei casi, probabilmente legata alla chiusura natalizia delle scuole. Tuttavia, gli esperti prevedono che il picco influenzale si raggiungerà tra la seconda e la terza settimana di gennaio, leggermente in ritardo rispetto all’anno scorso.

In questo periodo sono attivi diversi virus respiratori, tra cui l’influenza di tipo A e B, oltre al Sars-CoV-2. L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha spiegato che quest’anno l’influenza si presenta con febbre elevata, dolori articolari e respiratori che possono durare più a lungo rispetto al passato.

Sintomi e comportamenti corretti

La sintomatologia tipica di questa stagione influenzale include febbre alta (fino a 39-39,5°C), dolori articolari, tosse e, in alcuni casi, bronchite. Dopo la fase acuta, i pazienti possono sperimentare una marcata astenia (stanchezza generale).

Secondo Bassetti, molti italiani reagiscono alla febbre alta correndo inutilmente al pronto soccorso, sovraccaricando il sistema sanitario. “La febbre è una risposta positiva del corpo per combattere il virus,” ha spiegato, sottolineando che l’influenza si cura principalmente con riposo a casa e senza l’uso improprio di farmaci.

Tra gli errori più comuni, Bassetti ha evidenziato l’uso ingiustificato di antibiotici, inefficaci contro le infezioni virali, e l’assunzione di antipiretici a orari fissi. “Bisogna prendere antipiretici solo quando la febbre supera i 38,5°C,” ha chiarito. Inoltre, è importante evitare il fai da te e seguire le indicazioni del medico.

L’importanza della vaccinazione

Un altro aspetto cruciale è la scarsa adesione alla vaccinazione antinfluenzale. “In Italia si vaccina solo un cittadino su cinque nella popolazione generale e uno su due tra i soggetti a rischio,” ha osservato Bassetti. Questo comportamento contribuisce all’aumento dei casi gravi, che potrebbero essere evitati con una maggiore copertura vaccinale.

L’infettivologo ha infine ribadito l’importanza di indossare la mascherina in caso di sintomi per proteggere gli altri dal contagio, un’abitudine che dovrebbe essere mantenuta anche in futuro.

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Lorenzo Costantino