Meloni e l’acceso confronto con giornalisti: “George Soros e più pericoloso di Elon Musk!”
Nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, la premier risponde alle domande su Elon Musk e George Soros, criticando il ruolo dei “filantropi” nelle democrazie.
Musk, Soros e democrazia: il confronto con la stampa
Durante la conferenza stampa di inizio anno a Palazzo Chigi, i nomi di Elon Musk e George Soros hanno acceso il dibattito tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i giornalisti. In particolare, due domande incisive di Daniela Preziosi e Claudia Fusani, firme di spicco della stampa progressista, hanno spinto la premier a chiarire la sua posizione.
“Musk è una persona molto nota e facoltosa che esprime le sue posizioni. È un pericolo per la democrazia? Non è il primo. Di persone note e facoltose che esprimono le loro opinioni ne ho viste parecchie,” ha risposto Meloni, sottolineando che il dibattito intorno al CEO di Tesla e SpaceX spesso ignora contesti più ampi.
Soros e il tema dell’ingerenza politica
La premier ha poi spostato il discorso su George Soros, sottolineando una differenza cruciale: “Il problema per la democrazia si ha quando le persone facoltose usano quelle risorse per finanziare in mezzo mondo partiti, politici e associazioni per condizionare le scelte politiche di quel Paese. Non mi risulta che Musk finanzi partiti, politici o associazioni, lo fa Soros, e qui ci vedo una pericolosa ingerenza.”
Meloni ha criticato l’etichetta di “filantropo” spesso associata a Soros, affermando che il finanziamento di attività politiche da parte di individui facoltosi può rappresentare un rischio per la sovranità dei Paesi democratici.
Un confronto acceso
Le dichiarazioni di Meloni hanno suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che ne hanno apprezzato la fermezza e altri che hanno visto nelle sue parole un attacco diretto a figure simboliche della politica internazionale.
La conferenza stampa ha messo in evidenza le tensioni su temi cruciali come il rapporto tra potere economico e politica, un argomento che continuerà a essere al centro del dibattito pubblico nei mesi a venire.